V. Bandini, L’ordine cistercense: origini e ideali di riforma

V. Bandini, L’ordine cistercense: origini e ideali di riforma

Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana
“Santa Caterina da Siena”
Laurea triennale in Scienze Religiose
studente: Valentina Bandini
Relatore: Prof. Flavio Belluomini
Correlatore: Prof. Roberto Fornaciari

INTRODUZIONE

La scelta di questo argomento prende origine da un’esperienza personale che mi ha portato ad incontrare le monache Trappiste di Valserena. Non conoscevo né il posto né l’Ordine quindi tutto mi sembrava strano e particolare: la clausura, la loro operatività, il fatto che producono olio ed ortaggi, che abbiano un laboratorio di cosmesi e siano autosufficienti economicamente ed anche che non solo offrono ospitalità a chiunque bussi alla loro porta chiedendo solo un’offerta secondo la possibilità di ognuno. Altra cosa strana per me era la liturgia: loro pregano sette volte al giorno, si svegliano alle tre del mattino e tutta la loro giornata è scandita dal suono della campana che chiama appunto alla preghiera. Nel tempo intermedio tra una preghiera e l’altra lavorano o studiano per cui la loro giornata è piena ma improntata anche sul lavoro manuale che diviene così parte integrante della preghiera.

Tutto questo per me era nuovo e inusuale visto che non è facile incontrare tutti i giorni e da vicino una realtà del genere. Col passare del tempo e delle mie frequentazioni conobbi anche alcune di loro, tra cui suor Patrizia e parlando con lei e ascoltandola capii che il loro approccio alla fede e alla spiritualità era diverso da quello che avevo conosciuto sino a quel momento non solo ma Patrizia, donna colta e intelligente, ha fatto sì che mi appassionassi alla storia dell’Ordine. Anzi Lei, e tutta Valserena, hanno fatto sì che indirizzassi la scelta della mia tesi verso la storia dell’Ordine cistercense dal momento che la loro vita e il loro approccio alle problematiche sia spirituali sia pratiche, hanno fatto sorgere in me domande quali: chi sono queste monache? Qual è la storia del loro Ordine? Su quali principi è nato? Durante il suo sviluppo come è cambiato? Quali fattori hanno fatto sì che si evolvesse? E infine quali problematiche ha dovuto affrontare l’Ordine nell’XI e nel XII secolo? Con quali mezzi vi è riuscito?

Per dare una risposta a queste domande ho iniziato il mio approfondimento a partire dal contesto generale dei secoli X e XI, nel quale si evidenzia come lo spirito riformatore pervadesse ogni ambito della società; da questo spirito riformatore ebbero origine vari movimenti, spesso disomogenei tra loro, ma che in qualche modo riuscirono ad influenzarsi gli uni gli altri, fino ad arrivare alla nascita dei cistercensi i quali si vollero differenziare in modo particolare dai cluniacensi. Questo è uno dei tratti che ho voluto sottolineare nel corso del mio lavoro.

Il filo conduttore delle tematiche che ho cercato di sviluppare riguarda proprio la volontà riformatrice che ha portato alla nascita dell’Ordine cistercense e al suo successivo sviluppo. Questo spirito riformatore è rimasto immutato o ha avuto dei cambiamenti causati dalle condizioni storiche, politiche e sociali? Quanti di quei sentimenti iniziali sono perdurati e hanno mantenuto la propria forza durante i secoli XI e XII?

Più leggevo e mi addentravo nella conoscenza della storia dell’Ordine più ne ero appassionata anche perché la mia interlocutrice, suor Patrizia, aveva scritto diversi articoli sul tema pubblicati sulla Rivista “Vita Nostra” e poi condivisi a livello più ampio. Questo intenso scambio alimentava sempre di più il bisogno di un approfondimento visto che le domande invece di diminuire aumentavano e non si collocavano solo su un piano di spiritualità ma si incarnavano su di un piano storico che le rendeva pienamente affascinanti. In realtà durante lo sviluppo di questo lavoro mi sono accorta che i due piani, quello spirituale e quello storico e concreto, sono sempre più risultati sinergici tanto da fondersi l’uno nell’altro.

Questo modesto contributo perciò desidera offrire qualche ulteriore spunto di riflessione tenuto conto della vastità dell’argomento e della difficoltà di attingere a documenti più ampi. (segue)

 

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