Tre studenti del Sant’Anselmo raccontano la loro partecipazione al Convegno su S. Gertrude

Tre studenti del Sant’Anselmo raccontano la loro partecipazione al Convegno su S. Gertrude

Sr. Maria Luisa Huelves

La potenza attuale di s. Gertrude risiede nella sua semplicità apparente. Figura amabile, dal temperamento sensibile, dotata di ricca affettività e orientata verso relazioni umane trasparenti, capace di amicizia fraterna. Grande slancio empatico nei confronti della vita, della natura e della bellezza. La sua sensibilità di bambina orfana trova un certo equilibrio affettivo all’interno di un monastero che possiede una tradizione ben strutturata a livello formativo ed educativo; Gertrude riceve un’educazione alle lettere tramite due figure importanti come Gertrude e Matilde di Hackeborn. Quest’ultima era una donna molto colta, che introdurrà Gertrude nel mondo delle lettere e del canto liturgico.

Gertrude spiritualmente si esprime in modo spontaneo, essenziale e naturale. Il contatto con la Parola di Dio e con i testi liturgici favoriscono la sua crescita e il suo sviluppo intellettuale e al tempo stesso del cuore. La lectio divina non è vissuta solo come un momento di meditazione o di preghiera, ma come forte interazione tra la Parola e la vita vissuta in cui il suo rapporto con il Signore si consolida e in cui ella si auto-comprende.

Ammette e confessa le sue piccole tentazioni e i suoi comportamenti impulsivi,  ma il suo slancio per la vita è così forte che Gertrude si immerge con tutta se stessa (un vero e proprio dono di sé) nella ricerca di una più profonda sensibilità, umiltà e dolcezza: è ciò che appare nella sua espressione della suppletio, del trionfo della grazia nella debolezza (principio paolino) come impegno totale della persona a mettersi in gioco nella propria libertà.

Gertrude sviluppa i suoi sensi spirituali e corporali:  nell’estetica del suo linguaggio prevale l’uso della simbologia; usa frequentemente termini che riguardano la dolcezza, i profumi, i colori, le luce del mattino, la descrizione della natura, la melodia, la gioia dell’amplesso e i baci intesi come suggerimenti di intuizioni spirituali. In Gertrude la centralità di se stessa risiede in Cristo e tale consapevolezza la rende più armonica, femminile e soprattutto una donna matura, pur essendo fisicamente una donna fragile e gracile, che si riconosce come creatura immeritevole del grande amore confidente di Dio verso di lei.  [segue]

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