Sr. Maria Luisa Huelves
La potenza attuale di s. Gertrude risiede nella sua semplicità apparente. Figura amabile, dal temperamento sensibile, dotata di ricca affettività e orientata verso relazioni umane trasparenti, capace di amicizia fraterna. Grande slancio empatico nei confronti della vita, della natura e della bellezza. La sua sensibilità di bambina orfana trova un certo equilibrio affettivo all’interno di un monastero che possiede una tradizione ben strutturata a livello formativo ed educativo; Gertrude riceve un’educazione alle lettere tramite due figure importanti come Gertrude e Matilde di Hackeborn. Quest’ultima era una donna molto colta, che introdurrà Gertrude nel mondo delle lettere e del canto liturgico.
Gertrude spiritualmente si esprime in modo spontaneo, essenziale e naturale. Il contatto con la Parola di Dio e con i testi liturgici favoriscono la sua crescita e il suo sviluppo intellettuale e al tempo stesso del cuore. La lectio divina non è vissuta solo come un momento di meditazione o di preghiera, ma come forte interazione tra la Parola e la vita vissuta in cui il suo rapporto con il Signore si consolida e in cui ella si auto-comprende.
Ammette e confessa le sue piccole tentazioni e i suoi comportamenti impulsivi, ma il suo slancio per la vita è così forte che Gertrude si immerge con tutta se stessa (un vero e proprio dono di sé) nella ricerca di una più profonda sensibilità, umiltà e dolcezza: è ciò che appare nella sua espressione della suppletio, del trionfo della grazia nella debolezza (principio paolino) come impegno totale della persona a mettersi in gioco nella propria libertà.
Gertrude sviluppa i suoi sensi spirituali e corporali: nell’estetica del suo linguaggio prevale l’uso della simbologia; usa frequentemente termini che riguardano la dolcezza, i profumi, i colori, le luce del mattino, la descrizione della natura, la melodia, la gioia dell’amplesso e i baci intesi come suggerimenti di intuizioni spirituali. In Gertrude la centralità di se stessa risiede in Cristo e tale consapevolezza la rende più armonica, femminile e soprattutto una donna matura, pur essendo fisicamente una donna fragile e gracile, che si riconosce come creatura immeritevole del grande amore confidente di Dio verso di lei. [segue]