T. Wallut, Abouna Wadid, monaco del monastero di San Macario

Abouna Wadid è entrato nel 1970 nel monastero di San Macario a Wadi Natrum (deserto a due ore di auto dal Cairo). Lo abbiamo incontrato a maggio 2019 durante le riprese di un documentario sui monaci copti ortodossi.

Abbiamo mantenuto lo stile orale dell’intervista.

 

Perché hai scelto di diventare monaco?

All’età di 4 anni, ho saputo che Cristo era morto per me. Quindi, fin dalla mia infanzia, volevo dare la mia vita a Cristo. Ma mi hanno fatto rimandare: i padri confessori mi dicevano “No, devi ancora continuare gli studi scolastici“, “Devi terminare l’università“, in seguito “Devi lavorare nel mondo per essere sicuro” … Ma per me, questa certezza non è mai cambiata.

Dare la vita a Cristo, questo era l’essenziale. Se Lui è morto per me, non è troppo per me, vivere per Lui. È il minimo che possa fare.

A cosa serve un monaco?

Un monaco è inutile, è quello che tutti affermano! Dicono che se fosse stato nel mondo, avrebbe guadagnato milioni, avrebbe potuto darli ai poveri, avrebbe potuto insegnare, avrebbe potuto …

Quando vuoi qualcosa, non diventi un monaco. Uno è monaco per Essere ciò che il Signore ha voluto per tutta l’eternità per l’essere umano.

Prima della fondazione del mondo, siamo stati scelti per essere santi e immacolati davanti a Lui, nell’amore. Questo è l’inizio della lettera agli Efesini in cui San Paolo rivela perché siamo stati creati e quindi perché l’intero cosmo è stato creato. Il cosmo è stato creato per l’uomo, per poter dare esistenza all’essere umano il quale è veramente l’apice di tutta la creazione. Quindi quando scopriamo lo scopo ultimo dell’esistenza umana, scopriamo anche l’obiettivo dell’esistenza dell’intero cosmo. Essere alla sua presenza davanti a Lui, santi e immacolati nell’amore, per entrare in comunione con l’Essere Supremo. L’unione della creatura con il Creatore questo è lo scopo finale di tutta la creazione.

Qual è la specificità della vita monastica?

La vita monastica non è una vita eccezionale. È il modo più comune di donarsi a Cristo. È semplicemente la vita cristiana, ma vissuta in modo più serio, con maggiore concentrazione. L’ideale monastico non è diverso dall’ideale delle prime comunità cristiane, come leggiamo nelle lettere di San Paolo e degli altri apostoli. L’ideale cristiano è realizzare lo scopo ultimo dell’esistenza umana.

Il monaco ha una vita umana completamente normale. Lavora come qualsiasi altra persona. Compie i suoi studi, si nutre, dà ai poveri, prega come ogni essere cristiano. Solamente dà un po ‘più d’importanza a questa dimensione spirituale. Questo è tutto!

Qual è il significato della preghiera?

Ogni preghiera ha come fine ultimo l’unione con Dio. Anche se è una preghiera di conversione, di riconciliazione, di pentimento … è sempre ordinata verso l’obiettivo finale dell’esistenza umana. … (segue)

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