Prima lettera 1. Prima di ogni cosa, cari figli, Antonio vi saluta nel Signore. Credo che uomini e donne, che la grazia di Dio chiama alla predicazione per mezzo del Verbo, appartengano a tre generi di persone. Il primo è costituito da coloro che sono chiamati dalla legge naturale dell’amore posta fin dalla creazione nella loro anima. Quando sono stati …
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Il primo monachesimo cristiano
I primi monaci cristiani appaiono in Egitto, nel 4° secolo. All’inizio vivevano isolati, poi si raggrupparono, organizzandosi in comunità. A spingerli a ciò fu l’esempio di alcuni monaci, s. Antonio abate e Pacomio anzitutto.
Antonio, nato in Egitto tra il 251 e il 252, iniziò come eremita, ma finì col raccogliere attorno a sé molti discepoli, attratti dal suo esempio.
Pacomio intorno al 322 fondò un monastero in cui si raccolsero un centinaio di monaci. Chi viveva in quel luogo doveva obbedire al capo della comunità e sottoporsi alla regola comune che si proponeva di garantire il bene di tutti. I monaci indossavano un rozzo saio e dormivano in celle separate, però mangiavano, pregavano e lavoravano insieme.
L’esperienza di Pacomio ebbe un grande successo, non solo in Egitto (dove i monaci arrivarono a essere decine di migliaia), ma anche in Palestina, in Grecia e in tutto l’Occidente. Egli aveva trovato la sintesi tra l’ideale di una vita ascetica e l’aspirazione a condividere tale percorso in comunità.
I primi monaci cristiani appaiono in Egitto, nel 4° secolo. All’inizio vivevano isolati, poi si raggrupparono, organizzandosi in comunità. A spingerli a ciò fu l’esempio di alcuni monaci, s. Antonio abate e Pacomio anzitutto.
Antonio, nato in Egitto tra il 251 e il 252, iniziò come eremita, ma finì col raccogliere attorno a sé molti discepoli, attratti dal suo esempio.
Pacomio intorno al 322 fondò un monastero in cui si raccolsero un centinaio di monaci. Chi viveva in quel luogo doveva obbedire al capo della comunità e sottoporsi alla regola comune che si proponeva di garantire il bene di tutti. I monaci indossavano un rozzo saio e dormivano in celle separate, però mangiavano, pregavano e lavoravano insieme.
L’esperienza di Pacomio ebbe un grande successo, non solo in Egitto (dove i monaci arrivarono a essere decine di migliaia), ma anche in Palestina, in Grecia e in tutto l’Occidente. Egli aveva trovato la sintesi tra l’ideale di una vita ascetica e l’aspirazione a condividere tale percorso in comunità.
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