PRIMA LETTURA
Il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n’è altro.
SALMO RESPONSORIALE
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. R./
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto. R./
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R./
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.
SECONDA LETTURA
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
CANTO AL VANGELO
VANGELO
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
PREGHIERA DEI FEDELI
PERCORSO ESEGETICO
Il monte sul quale il Risorto convoca i discepoli
è immagine del “monte” del suo insegnamento,
fissato nelle Sante Scritture,
poiché in esse coloro che sono illuminati dallo Spirito
riconoscono e adorano Gesù.
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 4, 20-26
È giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre … Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità, (vv. 21b. 24)
DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 5, 1-16
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava, (vv. 1-2)
DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 14, 1-20
Guardai ed ecco l’Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. (v. 1)
DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 21, 9-27
L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, (v. 10a)
SALMO 48 (47)
Il suo monte santo, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra. Il monte Sion, dimora divina, è la città del grande Sovrano, (v. 3)
SALMO 122 (121)
Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, (v. 4a)
COMMENTO PATRISTICO
S. ILARIO
Dal trattato Sulla Trinità 2, 1; 12, 57
La parola di Dio viene trasfusa nelle nostre orecchie con tutta la forza della sua verità quando il Signore, con la testimonianza dell’evangelista, ci dice: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28, 19-20). Questo passo non contiene forse tutto quanto riguarda il mistero della salvezza dell’uomo? Che cosa resta ancora da dire e che cosa risulta oscuro? Tutto è esatto come esige l’esattezza di Dio, tutto è perfetto come esige la perfezione di Dio. Infatti, il passo contiene le parole nel loro preciso significato, le cose nella loro realtà, i fatti nel loro ordine e la rivelazione della natura. Egli ha comandato di battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, cioè con la confessione dell’Autore, dell’Unigenito e del Dono.
Uno solo è l’Autore di tutte le cose. Uno solo è infatti Dio Padre, dal quale sono tutte le cose; uno solo è l’Unigenito Signore nostro, Gesù Cristo, per opera del quale tutte le cose sono state fatte; e uno è lo Spirito, il Dono che pervade tutte le cose. Tutto è ordinato in relazione agli attributi posseduti e ai benefici arrecati: una è la potenza da cui tutte le cose procedono, una è la Progenie per opera della quale tutte le cose sono state fatte, uno è il Dono che ci elargisce la perfetta speranza. Né si troverà che manchi cosa alcuna a una tale pienezza, che mostra, nei nomi del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, l’immensità nell’Eterno, la manifestazione nell’Immagine, il godimento nel Dono.
Possa il mio destino essere la ferma testimonianza di una fede che non ammette dubbi. Serba incontaminata, ti prego, Padre, la santità di questa mia fede e, fino alla dipartita della mia anima, concedimi di udire questa voce della mia coscienza. Fa’ che io mi mantenga sempre fedele alla verità che ho professato nel Simbolo della mia rigenerazione, quando sono stato battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Fa’ che io adori te, nostro Padre, e insieme con te il Figlio tuo; che io meriti il tuo Spirito Santo, il quale procede da te mediante il tuo Unigenito.
Infatti io ho un valido testimone della mia fede: egli dice: Padre, tutte le cose mie sono tue e le tue mie (Gv 17, 10). Questo testimone è il mio Signore Gesù Cristo che abita in me, procede da te e con te è Dio eternamente; egli è benedetto nei secoli dei secoli. Amen.