Domenica di Pentecoste – A

Cristo Signore vittorioso, sedendo alla
destra di Dio Padre dopo il trionfo sul
diavolo, oggi ha distribuito in dono ai
discepoli non talenti d’oro, non argento,
ma i doni celesti dello Spirito Santo.
S. Massimo di Torino, Sermone 56, 3

PRIMA LETTURA
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.
At 2,1-11

Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

SALMO RESPONSORIALE
Sal 103

 

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. R/.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. R/.
Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore. R/.

SECONDA LETTURA
Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo.
1Cor 12,3b-7.12-13

Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune.

Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.

SEQUENZA
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Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

 

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

 

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

 

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

 

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

 

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

 

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

 

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

 

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

CANTO AL VANGELO
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VANGELO
Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.
Gv 20,19-23

 

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

PREGHIERA DEI FEDELI
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Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

 

1. Perché la Chiesa abbia piena coscienza di essere il popolo di Dio che ha ricevuto la missione di annunciare al mondo la salvezza. Preghiamo.
2. Perché le Chiese e le comunità cristiane si lascino invadere dal soffio dello Spirito e dialoghino nella ricerca convinta dell’unità. Preghiamo.
3. Per tutti i cristiani impegnati nelle istituzioni, perché si lascino guidare dallo Spirito a perseguire la promozione della dignità dell’uomo. Preghiamo.
4. Perché i malati e i sofferenti si aprano all’azione dello Spirito e ricevano da lui pace e consolazione. Preghiamo.
5. Perché la nostra comunità, animata dallo Spirito Santo, valorizzi i carismi di tutti i suoi membri e li impieghi per il bene della Chiesa. Preghiamo.
Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere e manda su di noi il dono dello Spirito, perché, avvolti nel suo mistero d’amore, percorriamo le vie della vita terrena tesi alla salvezza eterna. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

PERCORSO ESEGETICO

La Resurrezione del Signore Gesù è l’inizio
della vita che egli dona ai suoi discepoli
perché diventino primizia e fermento
della nuova creazione.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 3, 1-15
Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito. (vv. 7-8)

DAL VANGELO SECONDO MARCO, CAP. 16, 15-20
Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. (v. 15b)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI ROMANI, CAP. 6, 17-7, 6
Ora però siamo stati liberati dalla legge … per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera. (v. 6)

DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 5, 1-8
Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! (v. 7)

DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 15, 1-28
Tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. (vv. 22b-23)

DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 5, 14-21
Se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove. (v. 17b)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI FILIPPESI, CAP. 3, 7-16
Dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. (vv. 13b-14)

DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AITESSALONICESI, CAP. 2, 13-17
Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l’opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità. (v. 13b)

DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 14, 1-5
Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. (v. 4b)

DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 21
E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. (v. 5a)

COMMENTO PATRISTICO

S. AGOSTINO
Dal Discorso 267, 1-3

Celebriamo oggi la discesa dello Spirito Santo. Il Signore infatti inviò dal cielo lo Spirito Santo che aveva promesso quando era sulla terra. Aveva promesso che l’avrebbe inviato dal cielo a queste condizioni: Non può venire lui, finché io non me ne sarò andato; quando me ne sarò andato lo manderò a voi (Gv 16, 7). Perciò patì, morì, risuscitò, ascese al cielo: non rimaneva che mantenere la promessa. I suoi discepoli stavano aspettando [l’adempimento della promessa] ed erano – così sta scritto – centoventi persone.

Un numero dieci volte superiore a quello degli Apostoli; Cristo infatti scelse dodici Apostoli ma inviò lo Spirito su centoventi persone. Costoro, che aspettavano l’adempimento della promessa di Cristo, erano riuniti in una stessa casa e pregavano; perché desideravano tutti con identica fede quanto chiedevano con identica preghiera, quanto aspettavano con identico desiderio spirituale. Erano otri nuovi, aspettavano il vino nuovo dal cielo e questo venne; già infatti il grande grappolo d’uva era stato pigiato e glorificato. Leggiamo difatti nel Vangelo: Non era stato dato ancora lo Spirito perché Cristo non era stato ancora glorificato (Gv 7, 39).

Avete già udito che fu risposto all’aspettativa con un grande miracolo. Tutti i presenti conoscevano ognuno la propria lingua. Venne lo Spirito Santo; essi furono ripieni di lui e cominciarono a parlare nelle diverse lingue di ogni popolo, che non conoscevano né avevano imparato; gliele insegnava colui che era venuto. Entrò, furono ripieni, si effuse su di essi. E allora il parlare lingue diverse era un segno [della sua presenza]; chiunque riceveva lo Spirito Santo, appena era pieno dello Spirito, cominciava a parlare nelle lingue di tutti, e non soltanto quei centoventi.

La stessa Scrittura ci dice che quegli uomini dopo aver creduto furono battezzati, ricevettero lo Spirito Santo, parlarono nelle lingue di tutti i popoli presenti.

I presenti si stupirono: alcuni erano meravigliati, altri li deridevano così che dicevano: Costoro son ubriachi e pieni di mosto. Si beffavano di loro; ma dicevano qualcosa di vero. Infatti erano otri riempiti di vino nuovo. Avete ascoltato la lettura del Vangelo: Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi (Mt 9, 17); l’uomo carnale non può comprendere le cose spirituali. Il vivere secondo la carne è vecchiezza, la grazia è novità. Quanto più l’uomo si sarà rinnovato in meglio, tanto più profondamente comprenderà tutto ciò che è verità. II vino nuovo era in ebollizione e dal vino in ebollizione sgorgavano le diverse lingue dei popoli.

Oggi, fratelli, forse non vien dato più lo Spirito Santo? Chiunque crede ciò non è degno di riceverlo.

Viene dato certo anche oggi. Perché allora nessuno parla nelle lingue di tutti popoli, come in quei tempi parlava chi veniva riempito di Spirito Santo?

Perché? Perché si è già compiuto ciò che simboleggiava quel miracolo. Che cosa simboleggiava? Nella festa dell’Ascensione – ricordate? – abbiamo detto che il Signore Gesù affidò la sua Chiesa in custodia [agli Apostoli] e poi ascese al cielo. I discepoli gli chiedevano: Quando verrà la fine del mondo? E lui: Non sta a voi conoscere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato in suo potere (At 1, 7). E poi prometteva ciò che oggi si è compiuto: “Riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, e la Samaria; fino all’estremità della terra”. Tutta la Chiesa allora era riunita in un’unica casa e ricevette lo Spirito Santo in pochi uomini, ma era nelle lingue di tutto il mondo. Prefigurava l’estensione che avrebbe poi avuto. Il fatto che quella piccola Chiesa parlava nelle lingue di tutti i popoli che cosa prefigurava se non la realtà di oggi: che questa grande Chiesa estesa da oriente ad occidente parla nelle lingue di tutti i popoli? Ora si sta avverando la promessa di allora.

Abbiamo ascoltato, ora possiamo controllare. Ascolta, figlia, e osserva (Sal 45, 11). A questa stessa regina, [alla Chiesa], è stato detto: Ascolta, figlia, e osserva; ascolta la promessa, osserva la sua realizzazione. Non ti ha ingannata il tuo Dio, non ti ha ingannata il tuo sposo, non ti ha ingannata colui che con il proprio sangue ti ha procurato la dote, non ti ha ingannata colui che ti ha fatta da brutta bella, da immonda vergine. A te stessa è stata fatta la promessa che riguardava il tuo futuro: ma la promessa che ti è stata fatta allora quando comprendevi poche persone si è realizzata ora che comprendi molte persone.

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