2.a Domenica di Avvento – A

È venuto il Signore Gesù, ha spianato le
tue asperità, ha mutato in strade diritte il
tuo disordine, perché in te sorgesse una
strada senza inciampi, un cammino dolce
e puro, lungo il quale in te Dio Padre
potesse procedere e Cristo Signore in te
potesse fissare la sua dimora.
Origene, Omelie su Luca, 22, 4

PRIMA LETTURA
Giudicherà con giustizia i miseri.
Is 11,1-10
SALMO RESPONSORIALE
R/. Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
Sal 71
SECONDA LETTURA
Gesù Cristo salva tutti gli uomini.
Rm 15,4-9
CANTO AL VANGELO
(Lc 3,4.6)
VANGELO
Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!
Mt 3,1-12
PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO

La manifestazione del regno di Dio nella sua potenza
è preceduta dalla predicazione.
La parola profetica, infatti, apre il cuore
alla presenza di Dio, rivelando che solo Dio è buono
e solo la sua volontà è fonte di salvezza.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 1, 19-39
Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!”. (v. 29)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI ROMANI, CAP. 10, 13-17
La fede dipende dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo. (v. 17)

DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 1, 17-31
Poiché, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. (v. 21)

DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 5, 18-6, 2
È stato Dio a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. (v. 19)

SALMO 81 (80)
Se il mio popolo mi ascoltasse, se Israele camminasse per le mie vie! … Li nutrirei con fiore di frumento, li sazierei con miele di roccia. (vv. 14. 17)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 40, 1-11
Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: “Ecco il vostro Dio!”. (v. 9)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 61, 1-62, 12
Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai. (v. 62, 6a)

DAL LIBRO DEL PROFETA EZECHIELE, CAP. 37, 1-14
Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. (v. 10)

DAL LIBRO DEL PROFETA GIONA, CAP. 3, 1-4, 11
Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: “Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta”. I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. (vv. 3-5)

DAL LIBRO DEL DEUTERONOMIO, CAP. 18, 9-22
Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. (v. 18)

COMMENTO PATRISTICO

S. CROMAZIO DI AQUILEIA
Dal Commento a Matteo, Trattati 8. 10, 1

Che S. Giovanni Battista sarebbe stato precursore del Signore per prepararne le strade, non solo fu preannunciato dalla testimonianza di questa profezia, ma fu anche detto da una profezia di Davide in persona del Padre: Ho preparato una lampada al mio Cristo (Sal 131, 17).

Ma come si debbano preparare queste vie del Signore, dobbiamo ricavare comprendendo le cose celesti mediante il confronto con quelle terrene. Immaginiamo di avere davanti ai nostri occhi la venuta di un re della terra, come, cioè, si accorre lungo la strada dove si annuncia che sta per arrivare, con ogni sollecitudine ed ogni cura, affinché tutte le vie, per le quali il re deve passare nel suo viaggio, siano sistemate con diligente impegno, gli avvallamenti siano colmati, siano spianati i dossi e siano eliminati tutti gli ostacoli, per evitare che qualche intoppo impedisca il viaggio di chi avanza. San Giovanni, annunciando la venuta del re del cielo quale precursore e servo del Signore, gli preparava il cammino attraverso le vie della salvezza e della fede nel cuore dei credenti, affinché, cancellati tutti i vizi dei peccati mediante la confessione penitenziale, ciò che era stato abbassato dal peccato fosse rialzato al livello della fede e ciò che appariva sopraelevato per l’albagia della superbia fosse spianato al livello dell’umiltà e così il Signore provasse piacere a proseguire in un cammino tale da non presentare alcun ostacolo d’infedeltà.

Ma anche Davide, in un suo salmo profetico, parla di queste vie che san Giovanni preparava nel Vange lo, e dice: Fammi note le tue strade, Signore; insegnami i tuoi sentieri (Sal 24, 4). E, successivamente, mostra quali siano queste strade, dicendo: Tutte le vie del Signore sono misericordia e verità (ib. 10). Tali vie di misericordia e di verità, di fede e di giustizia preparava, dunque, Giovanni, e di esse anche Geremia attesta: Rimanete nelle vie del Signore, osservate i sentieri del Dio eterno e vedete quale è la via del Signore e camminate in essa (Ger 6, l6). Poiché dunque, il regno celeste ha il suo fondamento in tali vie, non a torto aggiunse san Giovanni: Infatti il regno dei cieli è vicino.

Vuoi, dunque, che anche in te si avvicini il regno dei cieli? Prepara queste strade nel tuo cuore, nella tua mente, nel tuo petto. Spiana in te la via della pudicizia, la via della fede, la via della santità; rifletti in ordine i percorsi della giustizia, elimina dal tuo cuore tutti gli ostacoli delle inimicizie, perché sta scritto: Togliete i sassi dalla strada (Ger 50, 26). E allora veramente nei pensieri del tuo cuore e negli stessi impulsi della tua anima, come attraverso sentieri, fa il suo ingresso Cristo re. …

La grazia di questo tempo, nel quale san Giovanni esortava i peccatori alla penitenza e vivendo nel deserto battezzava quelli che confessavano i loro peccati, fu attestata in precedenza da Isaia con queste parole: Rallegrati, deserto, e fiorisca come giglio e fioriscano ed esultino i deserti del Giordano. Irrobustitevi voi, mani fiacche, e consolatevi, ginocchia vacillanti, voi che siete di animo meschino, fatevi coraggio, e non temete (Is 35, 1-4). Giovanni, dunque, esortava quelli che si recavano da lui a cancellare con un manifesto pentimento i peccati che avevano commesso trasgredendo i precetti della legge del Signore, per meritare, dando una soddisfazione a Dio mediante una degna penitenza, il perdono di Colui che aveva detto per bocca del profeta: Non voglio la morte di chi muore, in attesa che si converta e viva (Ez 18, 32).

E ancora: Quando convertito piangerai, allora sarai salvo e saprai dove sei stato (Is 30, 15). E ancora: Volgetevi a me ed io mi volgerò a voi, dice il Signore (Zc 1, 3). E ancora: Io sono il Signore che non ricordo le colpe, perché voglio solo che l’uomo abbandoni la sua via malvagia e tutte le iniquità commesse, affinché viva (Ez 18, 22). Di qui comprendiamo che nella confessione dei peccati è riposta una grande speranza, che sappiamo di non dover trascurare.

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Com. al Vang. di Giov. I, IX, 13