Oggi possiamo tutti sederci al banchetto
della Chiesa, poiché il vino è mutato nel
sangue di Cristo e noi tutti ne assumiamo
in santa letizia, glorificando il grande Sposo.
Romano il Melode, Inno 21, 30
PRIMA LETTURA
Gioirà lo sposo per la sposa.
Is 62,1-5
SALMO RESPONSORIALE
R/. Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.
Sal 95
SECONDA LETTURA
L’unico e medesimo Spirito distribuisce a ciascuno come vuole.
1Cor 12,4-11
CANTO AL VANGELO
(2Ts 2,14)
VANGELO
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.
Gv 2,1-12
PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO
In questo popolo che Dio ha scelto,
la Madre di Gesù precede il Figlio
e gli prepara la strada con la propria fede.
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 1, 1-18
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome. (v. 12)
DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 1
Mentre … stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”. (v. 20)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 1, 5-25
Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto. (v. 17)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 1, 26-56
Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei. (v. 38)
DALLA LETTERA AGLI EBREI, CAP. 11
La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono. (v. 1)
DALLA PRIMA LETTERA DI S. PIETRO APOSTOLO, CAP. 3, 1-7
Cercate piuttosto di adornare l’interno del vostro cuore con un’anima incorruttibile piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio. (v. 4)
SALMO 45 (44)
È presentata al re in preziosi ricami: con lei le vergini compagne a te sono condotte. (v. 15)
DAL LIBRO DEI PROVERBI, CAP. 31, 10-31
Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. (v. 30)
DAL LIBRO DELLA GENESI, CAP. 22, 1-19
Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce. (v. 18)
DAL LIBRO DI GIUDITTA, CAP. 13, 11-20
Davvero il coraggio che hai avuto non cadrà dal cuore degli uomini, che ricorderanno sempre la potenza di Dio. (v. 19)
COMMENTO PATRISTICO
SAN BERNARDO
Dom. I post Oct.Epiph., sermo II, 2.3.4.6.PL 183,158-161.
La festa di oggi celebra il miracolo che Gesù operò alle nozze di Cana. Questo suo primo miracolo è una storia meravigliosa, che racchiude un significato simbolico ancora più affascinante. L’acqua si mutò in vino per volere del Signore: grande manifestazione del potere di Dio. Ma il fatto è figura di una ben più eccellente trasformazione operata dalla destra dell’Altissimo.
Siamo tutti invitati alle nozze spirituali il cui sposo è Cristo Signore in persona, come cantiamo nel salmo: egli esce come sposo dalla stanza nuziale. E la sposa siamo proprio noi, anche se potrà sembrarvi incredibile che ad un tempo tutti insieme e ciascuno singolarmente siamo l’unica sposa di Cristo.
Tuttavia, fragili come siamo, quando avvertiremo che Dio ci ama appunto come la sposa è amata dallo sposo? Nel nostro caso la sposa è tanto inferiore al suo sposo: inferiore per nascita, per bellezza, per dignità. Eppure per questa etiope il Figlio dell’eterno Re è venuto da lontano; per unirla a sé come sposa non ha avuto paura di morire per lei.
Da dove ti viene, o anima umana, una simile fortuna? Come hai meritato l’inestimabile gloria per cui sei diventa la sposa di colui che gli angeli stessi bramano di contemplare? Da dove attingi l’onore che sia tuo sposo colui del quale il sole e la luna ammirano la bellezza e al cui cenno muta l’universo? Che renderai al Signore per tutto quello di cui ti ha gratificata? Lui ti invita alla sua mensa, ti associa al suo trono, ti introduce nella camera nuziale, accogliendoti nel segreto della sua intimità.
Considera ora quali devono essere i tuoi sentimenti per Dio: quello che puoi aspettarti da lui e con quale amore devi contraccambiarlo, con quale effusione abbracciare chi ti ha tanto stimata, anzi ti ha resa così grande. Dal suo costato ti ha ricreata quando per te si addormentò sulla croce e accettò il sonno della morte. Per te uscì dal seno del Padre e abbandonò la materna sinagoga, allo scopo che, aderendogli strettamente, tu possa formare uno solo spirito con lui.
Sei ormai la sua promessa sposa e già si celebra il pranzo nuziale. Per la cena, egli si prepara nei cieli, nei tabernacoli eterni. Puoi mai supporre che lassù mancherà il vino? Certamente no. Là saremo saziati dall’abbondanza della sua casa e ci disseteremo al torrente delle sue delizie. Per queste nozze è preparato il vino che allieta il cuore dell’uomo, vino che come un fiume impetuoso rallegra la città di Dio.
Un lungo cammino, però, ci rimane da percorrere, e allora quaggiù un pranzo ci è allestito, pur senza la dovizia e la sontuosità serbate per la cena eterna. Perciò succede che il vino venga a mancare, voglio dire lo slancio del dono di sé e il fervore dell’amore. Quante volte, fratelli, ho ascoltato i vostri gemiti e i vostri lamenti al punto da dover supplicare la Madre della misericordia, perché suggerisca al suo Figlio pieno di bontà che il vino vi è venuto a mancare?
Potete essere sicuri, fratelli, che se bussiamo alla porta del cuore di Maria, ella non deluderà le nostre attese, perché è piena di compassione, è la madre della misericordia. Si prese a cuore la situazione imbarazzante dei suoi ospiti. Tanto di più lo farà per noi se la invocheremo con fede viva. Le sono gradite le nostre nozze e la toccano molto di più di quelle di Cana, perché dal suo seno come dal talamo nuziale è uscito lo sposo celeste.
Questo primo convito è perciò davvero solo il pranzo di fidanzamento, non ancora il banchetto nuziale. Non pensiamo che saranno ancora necessari i vasi per le purificazioni, quando Cristo si farà comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile. Il tempo delle purificazioni è quello della vita terrena, in cui nessuno è senza macchia, neppure il bimbo appena nato. Ecco perché quaggiù la sposa necessita di abluzioni che la purifichino in modo da presentarsi splendente e immacolata per lo Sposo alle nozze eterne.