Che cos’è proprio del cristiano? Vigilare
ogni giorno e ogni ora, ed essere pronto
nel compiere perfettamente ciò che è
gradito a Dio, sapendo che all’ora che
non pensiamo il Signore viene.
S. Basilio, Regole morali 22
PRIMA LETTURA
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Is 63,16-17.19; 64,2-7
SALMO RESPONSORIALE
Sal 79
SECONDA LETTURA
Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
1Cor 1,3-9
CANTO AL VANGELO
(Sal 84,8)
VANGELO
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.
Mc 13,33-37
PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO
Il cuore rimane vigilante,
cioè pronto all’incontro con il Signore,
quando custodisce nella preghiera
il ricordo delle sue promesse e scaccia così il sonno,
segno di un’anima oppressa dalla sfiducia e dallo scoraggiamento.
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 21, 29 – 36
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’ uomo. (v. 36)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 9, 2 8 – 36
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno, tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria. (v. 32a)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 22, 3 9 – 46
Poi, rialzatosi dalla preghiera, [Gesù] andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. (v. 45)
SALMO 13 (12)
Guarda, rispondimi, Signore mio Dio, conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte . (v. 4)
SALMO 63 (62)
Nel mio giaciglio di te mi ricordo, penso a te nelle veglie notturne. (v. 7)
DAL CANTICO DEI CANTICI, CAP. 5
Io dormo, ma i l mio cuore veglia. (v. 2a)
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 2 6 , 1 – 1 9
La mia anima anela a te di notte, al mattino il mio spirito ti cerca. (v. 9a)
COMMENTO PATRISTICO
S. AGOSTINO
Dalla Esposizione sul salmo 95, 14
Esulteranno allora tutte le piante dei boschi, alla presenza del Signore, poiché egli viene: viene a giudicare la terra. È venuto una prima volta e verrà ancora. La prima volta è venuto con la sua presenza nella Chiesa e a portarlo erano le nubi. E quali sono le nubi che l’hanno portato? Gli Apostoli, che ci hanno recato il messaggio evangelico e dei quali diceva Paolo (come avete udito allorché vi si leggeva): Noi siamo ambasciatori di Cristo e, in nome di Cristo, vi scongiuriamo di riconciliarvi con Dio. Ecco le nubi sulle quali il Signore è venuto, a prescindere dal suo secondo avvento, quando egli verrà a giudicare i vivi e i morti. Già una prima volta egli è venuto; mediante le nubi, e in quella prima venuta ci fece udire nel Vangelo quest’altra sua parola: In appresso, vedrete il Figlio dell’Uomo venire sulle nubi.
Che vuol dire: In appresso? Non sarebbe, forse, di nuovo tornato una seconda volta, quando tutte le tribù della terra ne avrebbero pianto? E venuto una prima volta per bocca dei suoi evangelizzatori e ha riempito l’universo. Non opponiamo resistenza alla sua prima venuta, per non dover temere nella seconda.
Guai, infatti, allora alla donna che é incinta o allatta! E poco fa avete udito dal Vangelo: State attenti, poiché non sapete in che ora verrà. Sono espressioni simboliche. Chi sono le donne incinte e quelle che allattano? Si dicono “donne incinte” quelle anime che ripongono in cose secolaresche la loro speranza; mentre, per “donne allattanti” si debbono intendere coloro che hanno raggiunto ciò che speravano.
Vi faccio un esempio. Uno che desideri comprare una villa è una donna incinta, poiché, non avendo realizzato il suo desiderio, ha il seno gonfio di speranza. Quando sarà riuscito a comprarla, ha partorito e si preoccupa di allattare il suo acquisto.
Guai però alle donne incinte o che allattano! Guai a coloro che nutrono speranze secolaresche! Guai a chi ha il cuore attaccato alle cose che hanno partorito dalla loro speranza mondana! Cosa farà, allora, il cristiano? Si servirà del mondo, ma non diverrà schiavo del mondo. Cosa significa? Pur avendo le cose, si comporterà come se non le avesse. Così dice l’Apostolo; così esorta coloro che egli non vuole siano trovati, nel giorno del giudizio, come donne incinte o allattanti. Ecco la sua esortazione: Quanto al resto, fratelli, il tempo è breve. Non rimane altro, quindi, se non che coloro che hanno moglie siano come se non l’avessero; e coloro che piangono, come se non piangessero; e coloro che godono, come se non godessero; e coloro che comprano, come se non conservassero avidamente; e coloro che usano delle cose del mondo, come se non ne usassero. Passa, infatti, la figura di questo mondo, e io vorrei che voi foste senza preoccupazioni.
Chi non ha preoccupazioni aspetta sereno la venuta del Signore. Difatti, che sorta di amore abbiamo per Cristo se temiamo che venga? E non ce ne vergogniamo, fratelli? Noi l’amiamo ed abbiamo paura che venga. Ma l’amiamo per davvero? O non amiamo, per caso, più che non Cristo i nostri peccati?
Ebbene, odiamo i peccati, e amiamo colui che verrà a punire il peccato! Lo vogliamo o non lo vogliamo, lui verrà. Se non viene subito, non significa che non verrà mai. Verrà di certo, e quando meno te lo aspetterai.
Se ti troverà preparato, non sarà per te un male che sia venuto a tua insaputa. Allora esulteranno tutte le piante dei boschi dinanzi al volto del Signore, poiché egli viene. Ciò nella sua prima venuta. E dopo? Egli verrà, infatti, a giudicare la terra. Anche allora esulteranno tutte le piante dei boschi. E venuto una prima volta: verrà in seguito a giudicare la terra, e troverà colmi di gioia coloro che hanno creduto alla sua prima venuta. Poiché egli viene.