R. Ferdinand Poswick, Joseph-Columba Marmion (1858-1923)

R. Ferdinand Poswick, Joseph-Columba Marmion (1858-1923)

Più famoso per il successo e l’influenza delle sue Conferenze spirituali e per lo zelo agiografico del suo segretario, dom Raymond Thibaut, che fu il suo editore e primo biografo, Joseph-Columba Marmion merita di essere conosciuto attraverso la spontaneità delle sue lettere (scritte in inglese e francese). Nel 2000 è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II per la sua predicazione, che ha ricentrato l’intera vita spirituale sulla persona di Gesù Cristo, e per l’umile santità della sua vita quotidiana. Dalle prime lettere conosciute (1881) alle ultime (1923), scopriamo i tratti principali della sua accattivante personalità.

Joseph Marmion: una vocazione missionaria?

Seminarista nella diocesi di Dublino all’età di 23 anni, ha proseguito i suoi brillanti studi teologici a Roma. Tra l’ordinazione diaconale e quella sacerdotale, annunciò all’abate-vescovo di New Norcia di essersi candidato per unirsi a lui come monaco missionario benedettino. Il suo confessore al Collegio irlandese aveva approvato la sua scelta e riconosciuto in lui la vocazione; anche il suo vescovo, Edward MacCabe, era disposto a riconoscere la sua aspirazione alla vita religiosa, a condizione che completasse un anno di sacerdozio al servizio della diocesi che gli aveva fornito la formazione.

La sua vocazione benedettina sembra aver avuto origine da una visita a Montecassino nel settembre del 1880, ma era riluttante a impegnarsi in una vita contemplativa quando tanta gente aveva bisogno che il Vangelo le fosse predicato; aspirò quindi a diventare un monaco-missionario. I giovani seminaristi parlano tra loro ed egli ne parlò con l’amico belga Joseph Moreau (1858-1926), che come lui studiava a Propaganda Fide a Roma e aveva scelto la via benedettina. Nuova Norcia non aveva ancora una struttura canonica per la sua comunità missionaria in formazione e per entrarvi Joseph Moreau ottenne di fare il noviziato nella giovanissima abbazia di Maredsous. Nel 1881, mentre si recava in Irlanda, Joseph Marmion visitò il suo amico: scoprì Maredsous, nel pieno dell’effervescenza pionieristica, e fu «amore a prima vista»! Solo nel 1886, tuttavia, poté entrare nel monastero come monaco. Già prima di questa visita, spiegò a dom Salvado che intendeva obbedire alla richiesta del vescovo MacCabe di Dublino, ma voleva anche utilizzare il suo stipendio di sacerdote diocesano per aiutare il fratello Matthew e pagare parte delle sue spese mediche. Dalla morte del padre, nel 1878, la famiglia Marmion aveva avuto difficoltà economiche e Joseph Marmion, il fratello maggiore, voleva dare una mano. Questo grande senso della famiglia non lo abbandonò mai.  … (segue)

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