Oggi per noi dal cielo è discesa la vera pace;
dai cieli su tutto il mondo stilla dolcezza.
Oggi è spuntato il giorno di una redenzione nuova
e di una gioia eterna,
che adempie le promesse fatte nei secoli.
La benedizione sacerdotale sugli Israeliti.
Nm 6, 22-27 SALMO RESPONSORIALE
Sal 66 (67), 2-3. 5-6. 7b. 8b EPISTOLA
Il Nome di Gesù, che è al di sopra di ogni nome.
Fil 2, 5-11 CANTO AL VANGELO
(Cfr. Eb 1, 1-2) VANGELO
La Circoncisione e il conferimento del Nome di Gesù.
Lc 2, 18-21 PREGHIERA DEI FEDELI
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COMMENTO AL VANGELO
S. BERNARDO DI CHIARAVALLE
De purificat. B.M., Sermo III, 2-3
Maria si purifica e Gesù si offre
Diresti: Non poteva Maria risentirsi e dire: Che bisogno ho io di purificazione? perché non dovrei entrar nel tempio, se il mio seno verginale è stato fatto tempio dello Spirito Santo? Non potrei entrar nel tempio io, che ho dato alla luce il padrone del tempio? In questa concezione non c’è stato niente d’impuro, niente d’illecito, niente da purificare; anzi, questo mio figlio è fonte di purezza ed è venuto a liberare dal delitto. Che cosa può purificare una osservanza legale in me, che son diventata purissima proprio col parto immacolato? Veramente, o beata Vergine, non c’è motivo, non hai bisogno di purificazione. Ma aveva bisogno tuo figlio d’esser circonciso? Sii tra le donne come una di loro; anche tuo figlio sta così tra il numero dei bambini. Volle essere circonciso e non vorrà tanto più essere offerto? Offri tuo figlio, Vergine consacrata e presenta al Signore il frutto benedetto del tuo seno. Offri per la riconciliazione di noi tutti l’ostia santa, che piace a Dio. Dio Padre accetterà certamente l’offerta nuova e preziosissima ostia, di cui egli stesso dice: Questi è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto (Mt 3,17). Ma questa offerta, fratelli, sembra abbastanza delicata: è presentata al Signore, è pagata con uccelli, ed è subito riportata a casa. Verrà il giorno, che non sarà offerta nel tempio, né tra le braccia di Simeone, ma fuori le mura e sulle braccia della croce. Verrà il giorno, che non sarà riscattato da sangue altrui, ma riscatterà gli altri col suo sangue, perché Dio padre lo mandò come riscatto del suo popolo. Quello sarà il sacrificio vespertino, questo è il mattutino. Questo è più giocondo, ma quello è più pieno. Questo è dell’infanzia, quello della pienezza dell’età. Dell’uno e dell’altro puoi sentire ciò che il profeta predisse: Fu offerto, perché lo volle lui (Is 53,7). Anche ora, infatti, non è stato offerto, perché ce n’era bisogno, non perché egli fosse soggetto alla legge, ma perché lo volle lui. E in croce ci fu innalzato non perché l’aveva meritato, non perché il Giudeo riuscì a crocifiggerlo, ma perché lo volle lui. Ti farò sacrifici volentieri, o Signore, perché tu ti sei offerto volentieri per me, non per tuo bisogno.
Ma che cosa offriamo noi, fratelli, o che cosa gli diamo per tutto quanto lui ci ha dato? Per noi lui ha offerto la più preziosa ostia che aveva, anzi, così preziosa che non ci poteva essere niente di meglio; anche noi, dunque, facciamo quanto possiamo, offrendo a lui il nostro meglio, offriamo ciò che noi siamo. Lui diede se stesso; tu chi sei, che indugi a offrirti? Chi mi aiuterà a far in modo che la tua maestà accolga la mia offerta? Ho due spiccioli, Signore, il mio corpo e la mia anima. Magari potessi offrirteli degnamente in sacrificio di lode! Sarebbe, infatti, tanto bene per me e tanto più glorioso essere offerto a te, che essere abbandonato a me stesso.
Poiché l’anima mia, lasciata a me, si turba, in te invece il mio spirito esulterà, se ti viene offerto sinceramente. Fratelli, al Signore che doveva morire, il Giudeo offriva vittime morte, ma ora: Io vivo, dice il Signore; non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva (Ez 33,11). Il Signore non vuol la mia morte; e non gli darò volentieri la mia vita? Questa è, infatti, l’ostia che placa, l’ostia che piace a Dio, l’ostia viva. Ma in quell’offerta del Signore leggiamo che c’erano tre persone, nella nostra offerta son richieste tre cose. Nell’offerta del Signore c’era Giuseppe, sposo della madre del Signore, del quale Gesù era ritenuto figlio; c’era la stessa Vergine madre e il bambino Gesù, che veniva offerto. Ci sia dunque anche nella nostra offerta la costanza virile, ci sia la continenza della carne, ci sia l’umile coscienza. Ci sia, dico, nel proposito l’animo virile di perseverare, ci sia castità verginale nella continenza, ci sia la semplicità e l’umiltà del bambino nella coscienza. Amen.