Conferenza ai Capitoli Generali, Settembre 1990
Alcuni e alcune di voi si sono chiesti e con ragione, chi, che cosa vuole, che cosa farà, il nostro nuovo Abate Generale.
Cercherò di presentarmi brevemente, e con la più grande semplicità possibile, con la fiducia di un fratello che si sente ascoltato e accolto.
I miei antenati provengono dalla Spagna, arrivarono in America Latina nei secoli XVII e XVIII. Sono nato nella città di Buenos Aires il 17 giugno 1943 e sono stato battezzato alcuni giorni più tardi con il nome di Louis José. Sono il terzo di sei fratelli: cinque maschi e una femmina. Mio padre morì due anni fa all’età di 74 anni; mia madre vive ancora e ha compiuto i 70.
Ho seguito gli studi primari e secondari nel Collegio santa Isabel dei Padri salesiani. Ne sono uscito con il Baccelierato nel 1960 e l’anno successivo sono entrato nella facoltà di agronomia e veterinaria dell’Università di Buenos Aires. Alla fine de 1961 ho pensato seriamente di studiare filosofia e lettere e di entrare nella carriera diplomatica, tutto questo, è chiaro, senza abbandonare la carriera di veterinario. So per esperienza che i giovani sono onnipotenti, soprattutto quando sono innamorati!
Nel 1962 cominciai a lavorare per godere di una certa indipendenza economica. Durante il giorno studiavo, e la notte (dalle 24 fino alle 6) lavoravo. I miei valori in quel tempo si riducevano a questo: buoni amici e amiche, denaro, sogni e progetti, e un gran rispetto per la verità, il bene e il senso religioso. Tutto questo penetrato da un sentimento di profondo vuoto!
Arrivò così il 28 giugno del 1962: giorno della mia prima conversione. Successe ciò che segue. Andavo verso la Facoltà in autobus. Faceva freddo, e il freddo era freddo… Stava spuntando l’alba, e l’alba era l’alba. C’era gente nell’autobus, e la gente era gente… tutto era ciò che era realmente. Inaspettatamente sento una Presenza davanti a me. Lo riconobbi senza esitare. Era Lui. Si formarono nel mio cuore queste parole: vieni e seguimi. Le dovetti ripetere tre volte, poi esitai per due volte. Perché? Altri progetti e un altro amore. Ma alla terza volta mi si sciolsero le viscere e piansi come mai prima avevo fatto: dolore profondo e delicata dolcezza. Da questo momento comincia a comprendere che tutta la mia vita doveva essere semplicemente questo: ascoltare i battiti del cuore di Dio.
L’8 settembre del 1962 arrivai per la prima volta al Monastero Trappista di Azul. Vi entrai definitivamente il 28 ottobre dello steso anno come fratello converso. …