M. Della Volpe, Lezione politica di Joseph Ratzinger, Papa Benedetto

M. Della Volpe, Lezione politica di Joseph Ratzinger, Papa Benedetto

Il vero dramma della chiesa di oggi e della nostra civiltà che è stata cristiana è la contrapposizione-polarizzazione fra un non-pensiero di sinistra, completamente scoppiato, ma che si ostina ad imporsi, e un non-pensiero di destra che si arrocca su posizioni non sempre razionalmente motivate pur di contrapporsi e resistere.

D’accordo, resistere al caos bisogna; ma una resistenza irrazionale aumenta il caos accrescendo la disistima per la ragione stessa, così come un tradizionalismo miope aumenta la disistima per la Tradizione sana e santa.

Non abbiamo bisogno della stupidità dell’ateismo ieri militante, che oggi come polvere sottilissima si è infiltrato anche nelle menti cristiane, portandole al collasso; e neppure di un fideismo ottuso.

Come uscire dalla trappola della contrapposizione tra progressismo e tradizionalismo?

Oggi la Provvidenza ci propone la grande parola della morte di un uomo: Papa Benedetto.

Era la forza segreta dei nostri giorni.

Era e rimane l’indicazione della via.

Artefice, testimone, interprete autentico del grande evento ecclesiale che la Provvidenza ci aveva dato perché il nuovo millennio potesse risorgere dalle macerie del precedente: il Concilio, il grande lavoro dello Spirito Santo con la Chiesa.

La follia della sinistra è sempre stata e rimane quella di sostituirsi allo Spirito Santo nella conduzione di una immaginaria Chiesa conciliare.

La follia della destra, anch’essa sempre tentata di sostituirsi allo Spirito Santo soffocando le ispirazioni, diviene quella di non intendere, non ricevere il Concilio.

È solo dal binomio Rivelazione -Tradizione che potrà sgorgare la continuità di una fede vivente, incarnata, storica. Ma lo strumento per accedervi sarà ancora una volta il binomio: fede-ragione.

Ratzinger ci ha tracciato la strada e la povera salma di questo piccolo uomo, un pugno di materia da niente, una eredità spirituale incalcolabile, è un potente richiamo a percorrerla.

Lo dice il fiume di popolo convenuto per rendergli silenzioso omaggio. Vedendo questa folla, viene da pensare: uomini e donne di fede, sì, di buona volontà, sì, ma anche dotati di ragione, ce ne sono ancora: tanti.

L’immagine di questo passerotto morto schiacciato dalle vesti pontificali, è qui a dirci che passa la figura di questo mondo. E che forse il più grande dei Papi, quello che doveva essere l’ultimo nella profezia di Malachia, l’ultimo nei medaglioni della basilica di San Paolo, l’ultimo Padre della Chiesa, è stato anche il più umile.

E viene da chiedere: Spirito Santo, soffia sulla distesa sterminata di ossa che è il nostro ex-mondo, risuscitaci!

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