Monatero de Itaporanga – Brasile
Introduzione
Il mistero della Trinità è sempre stato e sarà sempre il grande enigma dell’umanità; ma il cuore umano porta in sé una ferita d’amore; cerca la felicità e vuole vedere Dio e solo in lui trova la vita, la luce e la pace. Con il titolo: “Il bacio dell’amore. La Trinità nei Sermoni Super Cantica Canticorum di San Bernardo di Chiaravalle”, presento parte del mio studio, per mezzo del quale, nel 2009/10 ho ottenuto, dal Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, la Licenza in Sacra Teologia, con profilo in monastica. Questo studio ora riceve gli aggiornamenti necessari.
L’obiettivo è stato quello di analizzare i Sermones Super Cantica Canticorum di San Bernardo di Chiaravalle (SCC), individuando alcuni Sermoni, frammenti o termini per lo studio del linguaggio simbolico e del suo contesto semantico con la seguente domanda: qual è la concezione teologica di San Bernardo sulla Trinità nei SCC? E quale rapporto ha stabilito con la Trinità, partendo dalla descrizione simbolica, nei SCC? Non cerco nuove teorie ma, piuttosto, come Bernardo ha capito la Trinità, il rapporto nel suo mistero d’amore e nella vita quotidiana presentata nei SCC.
Si costata con grande evidenza, di fronte a un mondo segnato da un alto grado di fragilità umane in tutti gli aspetti, per il peccato e tutte le sue conseguenze, la disgregazione della famiglia e dei valori umani, l’individualismo, l’ingiustizia sociale, la corruzione, l’edonismo, ecc … infine, di fronte alle diverse situazioni in cui il mondo è inserito oggi, qual è il messaggio del Doctor Melífluus per gli uomini e le donne del nostro tempo, per la Chiesa e la società di oggi, con tutti i suoi contrasti e cambiamenti? Dal grande numero di studi su San Bernardo, si riconosce che il campo di ricerca è molto più ampio dei progressi già fatti. Continuo a presentare, con i dovuti adattamenti metodologici, il contenuto essenziale della ricerca svolta con due punti di riferimento: la comprensione del mistero trinitario in San Bernardo come punto di partenza e chiave di lettura per la comprensione delle sue opere; e la proposta di indizi del suo sviluppo e approfondimento nelle diverse sfere teologiche, in particolare nell’ambito della vita spirituale e della teologia monastica. San Bernardo è un teologo attuale, il suo messaggio deve essere approfondito, conosciuto e diffuso! Questo è ciò che intendo fare con questo articolo e la ricerca che segue ancora, in quest’ottica del tema centrale.
Come frutto di un arduo lavoro di ricerca, sono lieto di percorrere con l’autore dei SCC la via del ritorno alle fonti, alla Sacra Scrittura e ai Padri della Chiesa, e con loro, alla fonte unica dell’amore, della vita, della grazia, della felicità e della pace: la Trinità, nel suo mistero d’amore. A partire dai SSC di San Bernardo, attraverso il linguaggio simbolico, i rapporti immanenti del Padre, del Figlio e dello Spirito, e il rapporto chiamato “economia della salvezza”, il rapporto della Trinità con l’umanità: “… Beata et beatificans Trinitas!” O Dio santo, Dio vivente, Dio vivente in noi, per essere, amato, glorificato e adorato per sempre. Come supporto a questa ricerca, per un accesso e una precisione maggiori, utilizzo come strumento tecnico Brepolis.
- Alcune considerazioni sui SCC di San Bernardo e il suo contesto
I SCC sono stati elaborati con grande sforzo, nello stile di un Sermone non detto, sebbene l’autore nell’elaborazione si creda come di fronte a un pubblico reale, in vista della sua pubblicazione. È l’opera più grande di San Bernardo e considerata da Jean Leclercq la più grande non solo nell’ambito della teologia, ma anche della letteratura universale. G. Ravasi, nel suo commento al Cantico dei Cantici, si riferisce a San Bernardo come “il grande in assoluto di tutta la teologia e spiritualità medioevale”.
Il Medioevo, in contrasto con alcuni studiosi, è considerato il periodo in crescente sviluppo, in particolare il XII secolo, per l’aumento della produttività, l’innalzamento della classe media, lo sviluppo di tecniche agricole, la riscoperta della cultura classica e la traduzione di testi classici antichi, che costituì un punto culminante di questo periodo, caratterizzato come “secolo del grande progresso”. Sottolineo ancora il rinnovamento nel campo sociale, letterario e culturale con la riscoperta della sensibilità romantica da parte dei trovatori, con diverse forme di espressione dell’amore cortese. Questo sviluppo avviene anche nella sfera ecclesiale e spirituale orientata all’amore di Cristo, nel coltivare la mistica sponsale. Tra molti altri, San Bernardo sarà il grande rappresentante di questo periodo; cantando non ad una ‘signora’, come gli altri trovatori, ma inserito nel grande movimento di rinnovamento monastico che era già in atto, lui sarà l’incantato che canterà il suo amore a Cristo e a Cristo incarnato.
(segue)