Signore, ascolta la mia voce!
Di te il mio cuore ha detto:
«Cerca il suo volto!».
Io cercherò il tuo volto, Signore;
non ti celare mai!
Sal 26 (27), 7-9a
LETTURA
Il pane portato dall’angelo a Elia.
SALMO
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R/.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce. R/.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. R/.
EPISTOLA
Il pane e il calice eucaristici nella Chiesa.
CANTO AL VANGELO
VANGELO
Il pane disceso dal cielo.
In quel tempo. I Giudei si misero a mormorare contro il Signore Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
PREGHIERA DEI FEDELI
R/. Guidaci, Signore, nel nostro cammino.
- Per la Chiesa, che nell’Eucaristia celebra il memoriale della Pasqua, perché manifesti al mondo il primato dell’amore di Dio che salva: preghiamo. R.
- Per i seminaristi e i loro educatori, perché, conformandosi sempre più a Cristo buon Pastore, sappiano camminare lungo la strada che il Signore ha indicato con il dono della sua vita: preghiamo. R.
- Per noi, perché, attingendo forza e coraggio dall’Eucaristia, sappiamo dare ferma testimonianza della nostra fede: preghiamo. R.
COMMENTO AL VANGELO
BALDOVINO DI FORD
Il Sacramento dell’altare II, 3
“Il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo”
Il Cristo è “pane della vita” per quelli che credono in lui: Credere in Cristo è mangiare il pane di vita, è possedere in sé il Cristo, è possedere la vita eterna…
“Io sono il pane della vita. – Egli dice – I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti” (Gv 6,48ss).
In ciò si deve capire la morte spirituale.
Perché sono morti?
Perché credevano a ciò che vedevano; non capivano ciò che non vedevano… Mosè ha mangiato la manna, Aronne pure e molti altri anche che sono piaciuti a Dio e non sono morti.
Perché non sono morti?
Perché hanno capito nello spirito, hanno avuto fame nello spirito, hanno gustato nello spirito la manna per essere saziati nello spirito. “Questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia” (v. 50).
Questo pane, cioè Cristo stesso che così parlava…, è stato prefigurato dalla manna, ma può più della manna.
Poiché per se stessa la manna non poteva impedire di morire spiritualmente…
Ma i giusti hanno visto nella manna Cristo, hanno creduto alla sua venuta, e Cristo, di cui la manna era il simbolo, dà a tutti coloro che credono in lui di non morire nello spirito.
Ecco perché dice: “Questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia”.
Qui sulla terra, qui ora, davanti ai vostri occhi, occhi di carne, qui si trova “il pane disceso dal cielo”. “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo” (v.51).
Il “pane di vita” di poco fa è ora chiamato “pane vivo”.
Pane vivo, perché possiede in se stesso la vita che resta e perché può liberare dalla morte spirituale e dare la vita. Prima ha detto: “Chi ne mangia non morirà”; ora parla chiaramente della vita che dona: “Chi mangia questo pane vivrà in eterno” (v. 58).