Il Signore mi ha liberato,
mi ha salvato perché mi ama.

II DOMENICA DOPO PENTECOSTE – C

LETTURA
Lettura del libro del Siracide 18, 1-2. 4-9a. 10-13

SALMO
Sal 135 (136)

R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8, 18-25

CANTO AL VANGELO
(Cfr. Mt 6, 26)

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 6, 25-33

PREGHIERA DEI FEDELI
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COMMENTO AL VANGELO

TERTULLIANO
La preghiera 6,1-4

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

Con quale finezza la divina sapienza ha stabilito l’ordine della preghiera di modo che, dopo le cose celesti, cioè dopo il nome di Dio, la volontà di Dio e il regno di Dio, ci fosse posto anche per chiedere quanto riguarda i bisogni materiali. Difatti il Signore aveva detto: Cercate dapprima il Regno e allora queste cose vi saranno date in sovrappiù (Mt 6,33; Lc 12,31). Dovremmo tuttavia intendere piuttosto in senso spirituale il Dacci oggi il nostro pane quotidiano (Mt 6, 1). È Cristo, infatti, il nostro pane, perché Cristo è vita e anche il pane è vita. Il Signore ha detto: Io sono il pane di vita (Gv 6,35), e poco prima: Pane è la parola del Dio vivente, che è disceso dal cielo (Gv 6,33). Inoltre, poiché ha detto: Questo è il mio corpo (Mt 26,26), noi riteniamo che nel pane ci sia il suo corpo.
Pertanto, chiedendo il pane quotidiano domandiamo di poter vivere sempre in Cristo e di non essere mai separati dal suo corpo.
Se però interpretassimo queste parole in senso carnale — ed è permesso attribuire loro questo senso — , anche allora dobbiamo tener conto della dimensione religiosa e della disciplina spirituale. Il Signore, infatti, ci ordina di chiedere il pane come unica cosa necessaria ai credenti. Le altre cose le cercano i pagani (Mt 6,32). Questo insegnamento Gesù ce lo inculca con esempi e lo riprende nelle parabole, quando dice: “Forse il padre toglie il pane ai figli per darlo ai cani?” (cf. Mt 15,26). E ancora: A un figlio che chiede un pane si darà forse una pietra? (Mt 7 ,9). Ci mostrò in tal modo che cosa i figli attendono dal padre. Anche quel tale che bussava di notte non chiedeva altro che pane. A ragione, dunque, il Signore che aveva detto: Non preoccupatevi di ciò che mangerete domani (Mt 6,25; cf. Mt 6,34), aggiunge: Dacci oggi. A questo insegnamento applicò la parabola di quell’uomo che progettò l’ampliamento dei granai per conservare a lungo i frutti del suo raccolto mentre quella notte stessa stava per morire (cf. Lc 12,16-21).

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