Dalla mia angoscia ho invocato il Signore
ed egli mi ha ascoltato.
Ho gridato dal fondo dell’abisso
e tu, o Dio, hai udito la mia voce.
So che tu sei un Dio clemente,
paziente e misericordioso,
e perdoni i nostri peccati.
Gn 2,3; 4,2
LETTURA
I miei servi saranno chiamati con un altro nome. Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra.
Is 65, 13-19
SALMO
Sal 32 (33), 1-3. 12-15. 20-22
EPISTOLA
Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà. Ora siete luce, comportatevi come figli della luce.
Ef 5, 6-14
CANTO AL VANGELO
(Cfr. Mt 3, 11b; Gv 1, 30)
VANGELO
Dopo l’uccisione di Giovanni, Erode tetrarca è posto di fronte al mistero di Gesù.
Lc 9, 7-11
PREGHIERA DEI FEDELI
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COMMENTO AL VANGELO
SAN GIOVANNI DAMASCENO
Dalla « Dichiarazione di fede », I,1
Erode cerca di vedere Cristo
«Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato» (Gv 1,18). Il divino è ineffabile e incomprensibile: «nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio» (Mt 11,27), e allo stesso modo lo Spirito Santo sa ciò che è di Dio … Ma dopo questa prima e beata conoscenza divina, nessuno ha mai conosciuto Dio se non colui al quale Dio stesso si è rivelato…
Tuttavia, Dio non ci ha lasciato nella più totale ignoranza, perché ognuno ha, seminato da lui, la conoscenza che Dio esiste: «Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità;» (Rm 1,20). Inoltre la Legge e i profeti, poi il suo unico Figlio, il Signore, «nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo» (2Pt 1,1), hanno manifestato la conoscenza di Dio, fin dove possiamo arrivare. Perciò tutto quello che ci è stato trasmesso dalla Legge e dai profeti, dagli apostoli e dagli evangelisti, noi l’accettiamo, ne prendiamo conoscenza, pratichiamo la nostra devozione senza cercare oltre.
Dio è buono: vede e provvede… Come sa tutto e provvede a tutto quello di cui ciascuno ha bisogno, ci ha rivelato ciò che ci è utile conoscere e ci ha taciuto ciò che non possiamo portare. Accontentiamoci dunque di quello che abbiamo e null’altro.