Guillaume Jedrzejczak, Omelia per Veglia di Pasqua 2022 – C

Guillaume Jedrzejczak, Omelia per Veglia di Pasqua 2022 – C

7 letture; Rom 6,3-11; Lc 24,1-12.

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         Quando le donne scoprirono il sepolcro vuoto, l’assenza del corpo del Signore suscitò prima di tutto stupore e incomprensione: “si domandavano che senso avesse questo”! Poi, dopo la sorpresa dell’annuncio degli angeli che ricordarono le parole di Gesù: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”, cominciò il lento lavoro della memoria: “si ricordarono delle sue parole”, e allora questo provocò dopo l’annuncio ai discepoli: “annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri”.

         Però, prima della scoperta del sepolcro vuoto, c’è questa prima tappa essenziale: “si recarono al sepolcro”! Le donne hanno il coraggio di tornare indietro, per onorare almeno il corpo di Gesù. Certo, hanno perso le loro illusioni. Le loro grande speranze sono state annientate, però non vogliono voltare la pagina senza ringraziare colui che è stato per loro il Maestro e il Liberatore delle loro anime. Per scoprire il sepolcro vuoto e entrare in una nuova dimensione della storia, devono prima di tutto tornare e esprimere la loro gratitudine per tutto ciò che hanno ricevuto.

         Questo lavoro di memoria, di gratitudine per tutto il bene ricevuto, dobbiamo farlo anche noi, per poter scoprire noi stessi il mistero della risurrezione del Signore. Fin quando non abbiamo capito come Gesù ha scombussolato la nostra esistenza, fino in fondo, non possiamo andare avanti e scoprire la vita nuova che ci offre. Questo movimento indietro, questo ricordo per tutto il bene ricevuto, spesso dimentichiamo di viverlo. Vogliamo andare avanti prima di capire come Gesù ha trasformato radicalmente il nostro uomo vecchio, per farlo entrare nella via della vita.

         La risurrezione del Signore suppone dunque sempre da parte nostra una capacità di metterci in cammino, di cominciare questo viaggio interiore della memoria per ricordare quanto è stato buono per noi il Signore. Il messaggio della risurrezione del Signore suppone sempre questo cammino di conversione interiore. Cioè dopo l’esperienza del vuoto e il desiderio di capire il senso di ciò che sta succedendo, si deve accogliere la luce della Parola di Gesù per cominciare a guardare la realtà in un altro modo.

         Difatti, ciò che colpisce e convince le donne, non è la presenza degli angeli, anche se la loro apparizione è molto sorprendente, ma l’evangelista sottolinea il fatto che solo quando sentono le parole pronunciate da Gesù in Galilea, e quando si risveglia la loro memoria, allora cominciano a muoversi e a credere. Perché la luce della risurrezione illumina solo chi ha già il cuore preparato a riceverla, alla luce delle Parole del Signore!

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