Ap 11,19-12,10; 1Cor 15,20-26; Lc 1,39-56.
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Per capire il significato della solennità che celebriamo oggi, l’Assunzione della Beata Vergine Maria in cielo col suo corpo, si deve tornare all’inizio della fede cristiana, cioè nei primi secoli dopo la risurrezione di Gesù. Esprimere la profondità della rivelazione con le idee e i concetti del tempo non era possibile. Allora i Padri della Chiesa hanno preso alcuni versetti delle Scritture per dire in poche parole il mistero del Signore: è il nostro Credo. Però, affermare nello stesso tempo la divinità di Cristo, Verbo incarnato, generato dal Padre prima della creazione del mondo, e la sua vera umanità, concepita nel grembo della Vergine Maria, era difficile.
Si capisce perché, sin dall’inizio del cristianesimo, la Vergine Maria ebbe un posto molto importante nei primi concili della Chiesa universale. Perché negare la maternità di Maria significava rigettare l’umanità di Cristo. E negare la verginità della Madre di Gesù, significava rifiutare la sua divinità. Il mistero della persona di Maria è stato, dunque, sempre al centro di tutti i conflitti nella Chiesa, fin dalle origini.
Per capire il giusto significato dell’Assunzione di Maria, che i nostri fratelli ortodossi chiamano la dormizione, si deve dunque riflettere al mistero della relazione di Cristo Gesù con la sua Madre. La nostra fede ci dice che il Signore è disceso nella nostra umanità, incarnandosi nel grembo di Maria. Dunque Maria non è solo la Madre di Gesù pienamente uomo, ma anche la Madre del Verbo incarnato, la Madre di Dio. E questo doppio significato conferisce al suo corpo una dimensione particolare, che la liturgia di questo giorno esprime attraverso diverse immagini, come la donna dell’Apocalisse o l’arca dell’alleanza.
La Vergine Maria era molto consapevole di questo mistero, ne abbiamo la testimonianza nel Magnificat. In questi versetti, lei riprende non solo tutta la storia di Israele, ma soprattutto questo mistero della sua elezione. Nell’umiltà della sua serva, l’Onnipotente ha fatto grandi cose. Questo mistero dell’infinita grandezza del Creatore chinatosi sull’umiltà della ragazza di Nazareth significa che Dio viene tra noi per salvarci e condividere con la nostra umanità la sua eternità. Il corpo di Maria è illuminato, trasformato da questa presenza per sempre. La morte non ha più potere su di lei.
Per questo motivo, molto presto all’inizio del cristianesimo, si è sviluppata l’idea che quella che portava Dio nel suo grembo non poteva subire la corruzione della morte. Lei che aveva portato l’autore della vita doveva essere la prima a ricevere il dono della vita per mezzo di Cristo risorto. L’Assunzione di Maria nei cieli col suo corpo è così diventata la profezia di ciò che aspetta ognuno di noi, alla risurrezione. L’Assunzione di Maria non è un privilegio esclusivo solo per lei, ma è una profezia inclusiva che ci indica il nostro destino, la nostra vocazione finale: essere tutto a Dio!