Guillaume Jedrzejczak, Omelia della Immacolata Concezione della beata Vergine Maria

Guillaume Jedrzejczak, Omelia della Immacolata Concezione della beata Vergine Maria

Gen 3,9-15.20 ; Ef 1,3-6.11-12 ; Lc 1,26-38.

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“Rallègrati, piena di grazia, il Signore è con te!” Questa formula, che ripetiamo tanto spesso, riveste un significato molto profondo nella liturgia della solennità dell’Immacolata Concezione. E forse vale la pena approfondire il suo significato alla luce delle letture che ci vengono proposte oggi. La traduzione abituale “piena di grazia”, non rende esattamente il senso della parola originale. Forse si dovrebbe piuttosto dire “tu che sei stata trasformata dalla grazia”, secondo il Padre De la Potterie. Difatti, la solennità dell’Immacolata suggerisce che Maria ha ricevuto qualcosa di particolare dalla benevolenza di Dio, in vista dell’Incarnazione del Figlio di Dio, del Verbo.

Papa Benedetto, nel suo omaggio all’Immacolata nell’8 dicembre 2011, sviluppava l’idea di questa grazia appoggiandosi sul testo dell’Apocalisse, con “la donna rivestita di sole”! La donna rivestita di luce! Nella tradizione biblica, il sole, la luce, sono immagini per parlare di Dio stesso e della sua grazia, “sole di giustizia”, “luce che illumina le genti”, perché “Dio è luce”, ci dice la prima lettera di Giovanni! Questa immagine ci permette, dunque, di capire perché la prima lettura riprendeva un brano della Genesi, cioè il racconto del peccato originale e delle sue conseguenze. Difatti, l’uomo e la donna, dopo aver peccato, scoprono che sono nudi, perché hanno perso il loro abito di luce, ci dicono i Padri della Chiesa. Senza il vestito della grazia, sono diventati fragili, senza difese di fronte al peccato e alla morte. Nella sua Immacolata Concezione, Maria viene rivestita di grazia per poter accogliere il Verbo di Dio, la Parola fatta carne.

L’Apostolo Paolo, nella seconda lettura, nella lettera agli Efesìni, spiega molto bene il significato di questo privilegio, sviluppando tutte le conseguenze di questa vocazione: “in Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a Lui nell’amore”! Perché se Maria è immacolata nella sua concezione per partorire il Verbo nella sua carne, Lei diventa anche, come madre della Chiesa, madre di ognuno di noi che siamo chiamati ad essere rivestiti di luce, vestiti di sole.

Così, nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, celebriamo anche la nostra vocazione autentica, cioè diventare nel mondo portatori della grazia di Dio, portatori di luce, “figli della luce”, come dice Paolo nella lettera ai Tessalonicesi. Per Giovanni, la storia della salvezza è proprio questa lotta tra la luce e le tenebre, tra la grazia e il peccato, tra la vita e la morte, sino al più profondo del nostro cuore.  Come Maria, siamo anche chiamati a essere vestiti di luce, senza nasconderci da Dio, come Adamo e Eva. Per noi, l’Immacolata diventa così il modello e la maestra che ci insegna a scegliere la luce nella nostra vita e a seguire Gesù, facendo la volontà del Padre.

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