LETTURA
Lettura del profeta Isaia 60, 11-21 Così dice il Signore Dio: / «Le tue porte saranno sempre aperte, / non si chiuderanno né di giorno né di notte, / per lasciare entrare in te la ricchezza delle genti / e i loro re che faranno da guida. / Perché la nazione e il regno / che non vorranno servirti periranno, / e le nazioni saranno tutte sterminate. / La gloria del Libano verrà a te, / con cipressi, olmi e abeti, / per abbellire il luogo del mio santuario, / per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi. / Verranno a te in atteggiamento umile / i figli dei tuoi oppressori; / ti si getteranno proni alle piante dei piedi / quanti ti disprezzavano. / Ti chiameranno “Città del Signore”, / “Sion del Santo d’Israele”. / Dopo essere stata derelitta, / odiata, senza che alcuno passasse da te, / io farò di te l’orgoglio dei secoli, / la gioia di tutte le generazioni. / Tu succhierai il latte delle genti, / succhierai le ricchezze dei re. / Saprai che io sono il Signore, il tuo salvatore / e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe. / Farò venire oro anziché bronzo, / farò venire argento anziché ferro, / bronzo anziché legno, / ferro anziché pietre. / Costituirò tuo sovrano la pace, / tuo governatore la giustizia. / Non si sentirà più parlare di prepotenza nella tua terra, / di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini. / Tu chiamerai salvezza le tue mura / e gloria le tue porte. / Il sole non sarà più la tua luce di giorno, / né ti illuminerà più / lo splendore della luna. / Ma il Signore sarà per te luce eterna, / il tuo Dio sarà il tuo splendore. / Il tuo sole non tramonterà più / né la tua luna si dileguerà, / perché il Signore sarà per te luce eterna; / saranno finiti i giorni del tuo lutto. / Il tuo popolo sarà tutto di giusti, / per sempre avranno in eredità la terra, / germogli delle piantagioni del Signore, / lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria».
SALMO
Sal 117 (118) Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre». R./
Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. R./
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina. R./
R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
EPISTOLA
Lettera agli Ebrei 13, 15-17. 20-21 Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.
Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace.
Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi.
Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
CANTO AL VANGELO
(Cfr. 1 Cor 3, 17. 9) Alleluia, alleluia.
Santo è il tempio di Dio, campo che egli coltiva,
e costruzione da lui edificata.
Alleluia.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Luca 6, 43-48 In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. / Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene».
PREGHIERA DEI FEDELI
Leggi Fratelli e sorelle, il Signore è la luce che illumina la nostra vita: con fede, invochiamo la sua misericordia ed eleviamo le nostre invocazioni.
Dona alla tua Chiesa pace e unità!
- Per la nostra Chiesa ambrosiana, perché, appoggiata a Cristo, roccia sicura di salvezza, prosegua con cuore rinnovato lungo la strada dell’amore e della vera libertà: preghiamo. R.
- Per la società civile, perché superi la logica opportunista dello sfruttamento e della prevaricazione, e difenda la dignità di ogni persona: preghiamo. R.
- Per tutti noi, perché, confidando unicamente nel Signore, camminiamo nel mondo come «figli della luce», con il cuore rivolto ai beni eterni: preghiamo. R.
COMMENTO AL VANGELO
IGNAZIO DI ANTIOCHIA
Dalla Lettera agli Efesini, 14-15.20-21
«L’albero si conosce dal suo frutto» ( Mt 12,32 )
Niente potrà rimanervi nascosto, se avrete in modo perfetto, in Gesù Cristo, la fede e la carità.
Esse sono il principio e il termine della vita: la fede è il principio, la carità è la pienezza.
L’unione delle due è Dio stesso.
Da queste derivano tutte le altre virtù che conducono alla perfezione.
Nessuno che professa la fede, pecca; né chi possiede la carità può odiare.
« L’albero si conosce dal suo frutto ».
Così quelli che professano di appartenere a Cristo si riconosceranno dalle loro opere.
Poiché ora non si tratta di far professione di fede, ma di perseverare nella pratica della fede fino alla fine.
É meglio tacere ed essere che parlare e non essere.
É bello insegnare, a condizione di mettere in pratica quello che si insegna.
Uno solo è il maestro, colui che dice, e tutto è ( Sal 33,9 ).
E quello che ha fatto nel silenzio è del tutto degno del Padre.
Colui che possiede veramente la parola di Gesù è in grado di capire anche il suo silenzio.
Così sarà perfetto, perché agirà come parla e si rivelerà attraverso il suo silenzio.
Niente è nascosto al Signore: anche i nostri segreti gli sono presenti.
Facciamo tutto nella certezza che egli abita in noi: saremo così templi di Dio ( 1 Cor 3,16; 1 Cor 6,19 ) e lui, presente in noi, sarà il nostro Dio ( Ap 21,3 ).
Così egli è di fatto, e così apparirà ai nostri occhi, nella misura in cui lo amiamo veramente …
Nella grazia che viene dal suo nome, radunatevi tutti insieme in una sola fede e in Gesù Cristo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne ( Rm 1,3 ), figlio dell’uomo e figlio di Dio; mantenetevi indissolubilmente uniti nell’obbedienza al vescovo e al collegio degli anziani, spezzando un unico pane, il pane che dona l’immortalità, combatte la morte e ci fa vivere per sempre in Gesù Cristo.
Io sono pronto a dare la vita per voi e per quelli che, a gloria di Dio, avete mandato a Smirne, da dove vi scrivo rendendo grazie al Signore ed esprimendo tutto il mio affetto per Policarpo come anche per voi.
Ricordatevi di me, come Gesù Cristo si ricorda di voi.
Pregate per la Chiesa di Siria, che lascio per essere condotto a Roma in catene: benché sia l’ultimo dei credenti di questa Chiesa, ho avuto la grazia di essere scelto per rendere gloria a Dio.
Vi saluto in Dio Padre e in Gesù Cristo, nostra comune speranza.
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