Carissimi amici di Nuova Citeaux,
in questi giorni pensiamo a tanti che sono senza il cibo eucaristico, alla condizione deserta delle nostre città, a questa quaresima in cui il cammino nel deserto diventa una realtà fisicamente sperimentata, alla realtà dell’Eucarestia di cui sono private anche comunità monastiche, vogliamo condividere con voi alcuni testi della nostra tradizione cistercense sulla comunione spirituale, non per dire che è lo stesso partecipare o meno all’Eucarestia, ma per confortare la nostra fede nella realtà Presente del Sacrificio Eucaristico dove anche un sacerdote celebra da solo.
Come dice Mons. Massimo Camisasca vescovo di Reggio Emilia in un’intervista a La Nuova Bussola Quotidiana del 16-03-20:
«Vorrei far arrivare questo: San Tommaso dice che nell’Eucarestia ci sono il Sacramento e la realtà. Il sacramento in questi giorni è celebrato dai sacerdoti, ma non è condiviso dai fedeli. Però la realtà dell’Eucarestia è condivisa da tutti: i suoi frutti sono condivisi da tutti. La natura stessa è generata ogni giorno dall’Eucarestia. Crediamo questo.»
I due testi che condividiamo appartengono alla Lettera d’Oro di Guglielmo di Saint Thierry, il primo, e il secondo a un opuscolo da lui scritto sul Sacramento dell’Altare, in una nostra traduzione, entrambi sulla comunione spirituale. Nel primo si rivolge al monaco che vive nella cella, ma adesso tutti sono come un po’ in clausura, forse questa lettura può esser d’aiuto a starci con frutto; e il secondo sulla sostanza del sacramento, forse può aiutare chi lontano dalla pratica sacramentale rischia di sentirsi anche lontano dalla realtà del sacramento: la vita di Cristo data per noi…
Marzo 2020
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