Incontro internazionale a chiusura dell’Anno della Vita Consacrata
Città del Vaticano – Roma 28 gennaio / 2 febbraio 2016
“Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?” Sono le prime parole che mi sgorgano dalla bocca e dal cuore nel ripensare ai giorni trascorsi a Roma in compagnia di migliaia di consacrati e consacrate convenuti da tutto il mondo per partecipare al Convegno mondiale organizzato dalla CIVCSVA. Grazie a Dio e ai membri del Dicastero, sempre presenti, per le molte energie impiegate per realizzare al meglio questo storico incontro. Per la prima volta sono state invitate anche le claustrali e per tutte loro la Congregazione si è addossata le spese di vitto e alloggio. Organizzazione perfetta che ci ha permesso di vivere un’intensa esperienza di comunione pur nella diversità delle provenienze, dei carismi, delle lingue, degli abiti!
Il Convegno si è aperto nel pomeriggio del giorno 28 nella Basilica di san Pietro con la Veglia di preghiera presieduta da mons. José Rodriguez Carballo, Arcivescovo Segretario della Congregazione. Sulle note di Iubilate Deo si snoda una processione di 50 consacrati e consacrate appartenenti alle diverse forme: Ordo Virginum, Vita Monastica Claustrale, Istituti religiosi e Società di Vita apostolica, Istituti Secolari, Nuove forme e nuove Comunità. Ciascun consacrato porta una lampada accesa in memoria dell’Evento del Concilio Ecumenico Vaticano II, a cinquant’anni dalla Costituzione dogmatica Lumen Gentium e del Decreto Perfectæ caritatis. La Veglia prosegue con l’intronizzazione della Parola per ricordare che ogni persona consacrata trova nell’ascolto della Parola il luogo in cui si pone sotto lo sguardo del Signore e da Lui impara a guardare se stessa, gli altri e il mondo. Vengono poi letti brani del Vangelo, testimonianze di Santi alternate a canti e salmi, una breve riflessione di mons. Carballo che riprendendo il testo delle Beatitudini invita tutti ad una vita piena e felice, qui ed ora e prosegue per un consacrato la gioia non è una possibilità ma una responsabilità. Se pensiamo che Dio può colmare i nostri cuori e renderci felici; se crediamo che i fratelli e le sorelle che Dio ha posto accanto a noi sono un suo regalo, allora non possiamo privare il mondo del dono della gioia in Cristo. Segue l’Esposizione solenne del Santissimo Sacramento per lasciare spazio al silenzio e all’adorazione personale. Il canto del Magnificat chiude questo primo incontro e già si avverte di partecipare a un evento straordinario che riempie il cuore di gioia e fa gustare in profondità l’immenso e gratuito dono del sentirci convocati dall’unico Signore Gesù Cristo. …