XII DOMENICA DOPO PENTECOSTE – B

Volgi il tuo sguardo misericordioso
sopra di me, Signore,
perché sono povero e solo.
Vedi che sono oppresso e travagliato,
perdona tutti i miei peccati.

LETTURA
Geremia preannuncia i settant’anni di cattività babilonese.
Ger 25, 1-13
SALMO RESPONSORIALE
Sal 136 (137)
EPISTOLA
La chiamata di Dio è irrevocabile.
Rm 11, 25-32
CANTO AL VANGELO
(Cfr Mc 1, 15)
VANGELO
I Dodici, inviati alle pecore perdute d’Israele.
Mt 10, 5b-15
PREGHIERA DEI FEDELI
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COMMENTO AL VANGELO

S. AGOSTINO
Da Il lavoro dei monaci 5

I dodici si conformano agli esempi di Cristo.

Al seguito degli apostoli, dunque, in ogni località dove si fossero recati a predicare il vangelo andavano delle donne di condotta ineccepibile, le quali dalle loro rendite somministravano ad essi il necessario per vivere. Se qualcuno ritenesse impossibile un tal fatto apra il vangelo e riconosca che ciò facevano proprio sull’esempio del loro Signore. Il quale, sebbene potesse farsi servire dagli angeli, pure, per adeguarsi – secondo la consuetudine della sua misericordia – al livello dei più deboli, s’era provvisto d’una borsa dove riponeva il denaro che gli veniva consegnato dalla gente buona e affezionata e che era necessario al sostentamento dei suoi. Questa borsa egli l’aveva affidata a Giuda, per farci imparare che nella Chiesa, qualora non riusciamo ad eliminare la genia dei ladri, abbiamo almeno a trattarli con tolleranza. Di Giuda infatti sta scritto: Quanto si metteva dentro – nella borsa – egli lo faceva sparire (Gv 12, 6). E, quanto alle donne, volle Cristo che stessero al suo seguito per procurare e somministrare le cose che gli erano necessarie, mostrando col suo esempio quali fossero gli obblighi del popolo di Dio verso gli araldi del vangelo e i ministri di Dio: obblighi che vien fatto di paragonare a quelli che hanno le genti di provincia verso i soldati dell’imperatore. Che se poi qualcuno degli apostoli – come fu il caso di Paolo – non avesse voluto accettare e far suo di quel che gli sarebbe spettato, con questo suo rifiutare il contributo dovutogli e col procurarsi il vitto di ogni giorno mediante il lavoro dava segno d’una più completa dedizione di sé al bene della Chiesa. Era stato detto infatti a quell’albergatore al momento d’accogliere il ferito di cui il vangelo: Che se poi avrai speso di più, io te ne compenserò al ritorno (Lc 10, 35). Pertanto, da soldato stipendiato da se stesso – come egli afferma – l’Apostolo si prodigava oltre i limiti di quanto strettamente doveroso (Cf. 1 Cor 9, 7-15; 2 Cor 11, 7). Racconta il Vangelo: In seguito egli si pose in cammino e predicava per città e villaggi ed annunziava il vangelo del regno di Dio. Con lui c’erano i Dodici e alcune donne che egli aveva liberate da spiriti maligni e da malattie: Maria detta la Maddalena da cui erano usciti sette demoni, Giovanna moglie di Cusa procuratore di Erode, Susanna e molte altre. Costoro provvedevano al sostentamento di lui e dei suoi con i propri averi (Lc 8, 1-3). Ecco l’esempio del Signore a cui si conformavano gli apostoli quando accettavano d’essere provvisti del cibo loro dovuto. Ne parla espressamente il Signore quando dice: Andate a predicare. Annunziate che il Regno dei cieli è vicino. Guarite i malati, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non prendete né oro né argento né monete nelle vostre cinture; non la bisaccia da viaggio né due tuniche, non le scarpe né il bastone. Poiché chi lavora merita d’essere nutrito (Mt 10, 7-10). Ecco passi in cui il Signore insegna quel che riferisce l’Apostolo. Non per altro motivo infatti diceva il Signore di non portare niente nei viaggi, se non perché in caso di necessità avrebbero potuto ricevere [il necessario] da coloro ai quali annunziavano il regno di Dio.

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