NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

L’Agnello che è stato immolato
è degno di ricevere potenza e gloria divina,
fortezza e onore.
A lui la lode e il dominio nei secoli dei secoli.
Ap 5, 12; 1, 5

LETTURA
È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe; ti renderò luce delle nazioni.
Is 49, 1-7
SALMO RESPONSORIALE
Sal 21 (22), 24-25. 28-29, 31b-32
EPISTOLA
Cristo si fece obbediente fino alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò.
Fil 2, 5-11
CANTO AL VANGELO
(Cfr. Gv 12, 32)
VANGELO
Gesù, ricòrdati di me, quando entrerai nel tuo regno.
Lc 23, 36-43
PREGHIERA DEI FEDELI
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COMMENTO AL VANGELO

S. AGOSTINO
Dal Discorso 232

La fede del buon ladrone.

6. Può darsi che alcuni di voi, non avendo letto il racconto della passione quale ci è tramandato da tutti gli Evangelisti, non comprendano le parole che ho dette riguardo a questo ladrone. Difatti l’episodio di cui sto parlando ci è narrato dal solo evangelista Luca. Che insieme con Cristo fossero stati crocifissi due malfattori, questo lo ricorda anche Matteo (Cf. Mt 27, 38), ma che di questi due uno insultava Cristo mentre l’altro credeva in Cristo, questo Matteo non lo ricorda; lo ricorda solo Luca. Richiamiamo alla memoria la fede di questo malfattore, notando che la stessa fede Cristo, dopo la sua resurrezione, non la trovò nei suoi discepoli. Cristo era sospeso alla croce, e alla croce era sospeso il malfattore: Cristo nel mezzo, ai lati due briganti, dei quali uno bestemmia, l’altro ha fede, e Cristo nel mezzo fa da giudice. Il brigante che bestemmiava diceva: Se sei Figlio di Dio, libera te stesso. Il collega gli replica: Tu non hai timore di Dio. Se noi soffriamo questo supplizio perché ce lo siamo meritato, lui che male ha fatto? E rivolto a lui: Signore, ricordati di me quando sarai entrato nel tuo regno. Fede grande! A tal fede non saprei cosa si possa aggiungere. Vacillarono coloro che avevano veduto Cristo risuscitare i morti; credette colui che lo vedeva pendere dalla croce insieme con lui. Quando i discepoli vacillarono lui credette. Che bel frutto trasse Cristo da quel legno secco! Ma ascoltiamo le parole che il Signore gli rivolse: In verità ti dico: oggi sarai con me in paradiso (Lc 23, 39-43). Tu ti poni a distanza, ma io ti riconosco. Come avrebbe mai potuto ripromettersi quel ladrone un passaggio dal delitto al giudizio, dal giudizio alla croce, dalla croce al paradiso? In effetti, egli, ripensando a quel che meritava, non disse: Ricordati di me e liberami oggi stesso, ma: Quando sarai entrato nel tuo regno, allora ricordati di me. Se, cioè, son meritevole di supplizi, che questi cessino almeno quando tu sarai entrato nel tuo regno. Ma il Signore: Non accadrà così; tu hai forzato la porta del regno dei cieli, hai fatto violenza con la tua fede e te lo sei accaparrato. Oggi sarai con me in paradiso. Non rinvio a più tardi la ricompensa, concedo oggi stesso quanto debbo alla tua fede straordinaria. Diceva il ladrone: Ricordati di me quando sarai entrato nel tuo regno. Credeva che egli non solo sarebbe risorto ma avrebbe posseduto un regno. A un sospeso, a un crocifisso, a un sanguinante, a uno inchiodato diceva: Quando sarai entrato nel tuo regno. Quegli altri invece: Noi speravamo (Lc 24, 21). Dove il ladrone aveva scoperto la speranza, là i discepoli l’avevano perduta.

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II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE – B

II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE – B

Porgi l’orecchio, Signore e ascolta:
salvaci tu, Dio nostro,
perché tutti conoscano che tu sei il solo Dio.
Cfr. Is 37, 17a. 20