II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE – B

Sperate in Dio, popoli di ogni luogo,
aprite al suo cospetto il vostro cuore;
egli è il nostro rifugio.
Sal 61 (62), 9

LETTURA
Tu conducesti il tuo popolo per acquistarti un nome glorioso.
Is 63, 7-17
SALMO RESPONSORIALE
Sal 79 (80)
EPISTOLA
Mosè, servitore nella casa e testimone di ciò che doveva essere annunciato più tardi. Cristo è posto sopra la casa come figlio.
Eb 3, 1-6
CANTO AL VANGELO
(Cfr Gv 14, 9-10)
VANGELO
Voi scrutate le Scritture. Di me Mosè ha scritto.
Gv 5, 37-47
PREGHIERA DEI FEDELI
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COMMENTO AL VANGELO

S. AGOSTINO
Dal Commento al Vangelo di San Giovanni, 23

La lezione di oggi ci riferisce come il Signore attesti di non aver bisogno della testimonianza degli uomini, perché ne ha una superiore alla loro. Ed ecco la natura di questa testimonianza: Le opere che io faccio mi rendono testimonianza; e aggiunge: E mi rende testimonianza il Padre che mi ha mandato (Gv 5, 36-37). Egli afferma di aver ricevuto dal Padre le opere stesse che egli compie. Gli rendono testimonianza le opere, gli rende testimonianza il Padre. E Giovanni, allora, non gli ha reso alcuna testimonianza? Certo che gliel’ha resa, ma come una lucerna; e non per confortare gli amici, ma per confondere i nemici. Già il Padre aveva predetto: Ho preparato una lucerna al mio Consacrato: riempirò di confusione i suoi nemici; sopra di lui, invece, rifulgerà la mia santità (Sal 131, 17-18). Immaginati di essere di notte e di veder risplendere una lucerna, di guardarla e di esultare alla sua luce. Ma la lucerna ti dice che esiste il sole, che è quello in cui tu devi esultare: e, benché arda nella notte, ti comanda di vivere nell’attesa del giorno. Non si può dire, dunque, che non fosse necessaria la testimonianza di quell’uomo. A quale scopo sarebbe stato mandato, se non fosse stato necessario? Ma affinché l’uomo non si accontentasse della lucerna, illudendosi che gli bastasse quella luce, il Signore non disse che la lucerna fosse inutile, ma neppure che ci si poteva fermare ad essa. La Sacra Scrittura ci offre un’altra testimonianza. In essa è certamente Dio che rende testimonianza a suo Figlio; e in quella Scrittura che è la Legge di Dio, donata loro per il ministero di Mosè servitore di Dio, i Giudei avevano riposto la loro speranza. Ma il Signore dice: Scrutate le Scritture, nelle quali pensate di avere la vita eterna; esse stesse mi rendono testimonianza; eppure, voi non volete venire a me per avere la vita (Gv 5, 39-40). Pensate di trovare nella Scrittura la vita eterna? Ebbene, interrogatela per sapere a chi rende testimonianza, e vedrete che cosa è la vita eterna. E poiché, in nome di Mosè volevano ripudiare Cristo come avversario delle istituzioni e dei precetti di Mosè, nuovamente li convince di errore, servendosi di un’altra lucerna.

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