I DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE – B

Tu sei, o Dio, la mia protezione,
il mio rifugio, la salvezza della mia vita.
Tu sei la mia forza e la mia difesa;
nel tuo nome mi guidi e mi sostieni.
Sal 30 (31), 3-4

LETTURA
Il battesimo del ministro della regina di Etiopia.
At 8, 26-39
SALMO RESPONSORIALE
Sal 65 (66), 8-9. 16-17. 20
EPISTOLA
Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
1 Tim 2, 1-5
CANTO AL VANGELO
(Cfr. Mt 28, 19-20)
VANGELO
Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo.
Mc 16, 14b-20
PREGHIERA DEI FEDELI
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COMMENTO AL VANGELO

S. AGOSTINO
Da Il consenso degli Evangelisti III

Siccome era imminente la sua ascensione al cielo, (il Signore) ritenne sommamente necessario proprio quel giorno rimproverarli di non aver prestato fede a quanti lo avevano visto risorto finché non lo ebbero visto loro stessi di persona. Fu, il loro, un atteggiamento molto riprovevole se si pensa che, quandessi dopo la sua ascensione, cominciarono a predicare il Vangelo, popoli anche pagani accettarono con fede il loro annunzio pur senza aver veduto. È quanto descrive Marco stesso, il quale, dopo il rimprovero del Signore ai discepoli, continua: Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”. Gli Apostoli dunque avrebbero dovuto predicare che chi non avesse creduto sarebbe stato condannato: chi cioè si fosse rifiutato di prestar fede a cose non vedute. E non meritavano un rimprovero essi stessi se prima di vedere il Signore con i propri occhi non avevano voluto credere a coloro cui egli era apparso in antecedenza?

Cè un altro motivo per ritenere che quella descritta da Marco sia stata davvero lultima apparizione del Signore agli Apostoli in forma corporea mentre era ancora sulla terra. E tale motivo è nelle parole dellevangelista, che prosegue: E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno. E prosegue: Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano. Con le parole: Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo, mostra con sufficiente chiarezza (così almeno sembra) che quello fu lultimo discorso tenuto ai discepoli dal Signore nella sua permanenza qui in terra, anche se ragioni assolutamente cogenti in tal senso non ci sono. Non precisa infatti levangelista che egli ascese non appena ebbe terminato di dir loro tali cose, ma soltanto: Dopo aver parlato con loro. È consentito quindi ritenere, se ce ne fosse bisogno, che quello non fu realmente lultimo discorso, e nemmeno che quello fu lultimo giorno trascorso dal Risorto qui in terra. Anzi, lespressione: Dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo, può estendersi a tutte le volte che il Signore parlò ai discepoli nei giorni che seguirono la resurrezione. Per i motivi sopra esposti tuttavia si è inclini a ritenere che il giorno, di cui Marco, fu davvero lultimo trascorso in terra dal Signore. Questo soprattutto perché in tal modo si rende comprensibile quanto detto a proposito degli Undici, che in assenza di Tommaso erano in realtà dieci. Concludendo, è nostra opinione che dopo il discorso riportato da Marco, cui dovettero seguire le parole del Signore e dei discepoli che troviamo negli Atti degli Apostoli, il Signore immediatamente ascese il cielo; e tutto questo avvenne nel quarantesimo giorno dopo la resurrezione.

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Ap 5, 12; 1, 5