Quando il Signore fu battezzato
si aprirono i cieli
e in forma di colomba
lo Spirito si posò sopra di lui,
e la voce del Padre proclamò:
«Questi è il Figlio mio prediletto,
in lui mi sono compiaciuto».
Mt 3, 16-17
LETTURA
L’ho costituito testimone fra i popoli, sovrano sulle nazioni; accorreranno a te popoli che non ti conoscevano.
Così dice il Signore Dio:
«Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d’Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona».
SALMO
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. R/.
La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza. R/.
Tuona il Dio della gloria.
Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre. R/.
EPISTOLA
Per mezzo di lui possiamo presentarci al Padre in un solo Spirito.
Fratelli, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in sé stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in sé stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.
Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
CANTO AL VANGELO
VANGELO
Il battesimo del Signore nella narrazione di Luca.
In quel tempo. Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
PREGHIERA DEI FEDELI
R. Ascoltaci, Signore!
- Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché, nella memoria grata del dono ricevuto dal Signore, siano il segno della sua vicinanza ad ogni uomo: preghiamo. R.
- Per le famiglie, perché, vivendo in comunione sincera, siano fondamento e immagine della Chiesa in cammino nel tempo: preghiamo. R.
- Per noi, perché, docili alla voce interiore dello Spirito, sappiamo camminare in santità di vita lungo la strada dell’amore indicata dal Signore: preghiamo. R.
COMMENTO AL VANGELO
S. GIOVANNI CRISOSTOMO
Dal Commento al Vangelo di S. Matteo, Discorso XII
Ma perché – voi potreste chiedermi – lo Spirito Santo si manifesta sotto la forma di una colomba?
La ragione sta nel fatto che la colomba è dolce e pura, e lo Spirito Santo, spirito di dolcezza, ha voluto perciò apparire sotto questo aspetto. Questa colomba ci fa inoltre ricordare una vicenda che abbiamo letto nell’Antico Testamento. Quando tutta la terra fu inondata dal diluvio e tutto il genere umano corse il rischio di perire, la colomba apparve per annunziare la fine del cataclisma e, portando un ramo d’olivo nel becco, recò la buona novella del ritorno della tranquillità su tutta la terra. Orbene, questa antica comparsa della colomba era una prefigurazione dell’avvenire. La condizione dell’uomo era allora ben peggiore di quanto sia oggi e la punizione che gli uomini si erano meritata era molto più terribile.
Per non disperarvi, ricordatevi quest’antica vicenda: a una situazione così disperata fecero seguito la liberazione e la correzione degli errori.
Quanto allora si compì con un diluvio di acqua, si compie oggi con una grazia e un dono ineffabile. La colomba non porta più oggi agli uomini un rametto d’olivo, ma mostra colui che dovrà liberarli da tutti i mali e ci fa intravedere grandi speranze. Essa non fa uscire dall’arca un uomo solo, destinato a ripopolare la terra, ma, quando appare, attira tutta la terra al cielo e, al posto del ramo di ulivo, reca a tutti gli uomini l’adozione a figli di Dio.
Riconoscete, dunque, la grandezza di questo dono.
… Dov’è infatti la dignità di figli adottivi di Dio, qui è necessariamente la distruzione di tutti i mali e la diffusione di tutti i beni.
Per questa ragione finisce ben presto il battesimo dei giudei e subito comincia il nostro; e la stessa cosa che accade con il rinnovamento del battesimo, si verifica anche nel mutamento della pasqua. Infatti, il Signore Gesù, celebrando contemporaneamente entrambe le pasque, abolisce l’antica e istituisce quella nuova; qui, ricevendo il battesimo giudaico, dà inizio al nuovo battesimo della Chiesa. E come più tardi compirà i due riti della pasqua sulla stessa tavola, così ora compie il duplice rito del battesimo nello stesso fiume, delineando semplicemente l’immagine e mettendo in risalto la vera realtà. Soltanto il battesimo di Gesù Cristo possiede la grazia dello Spirito Santo, che non si trova in quello di Giovanni.
Per questo motivo lo Spirito Santo non discese su nessuno di coloro che Giovanni aveva battezzato prima, ma discese solo su colui che ci avrebbe donato la grazia del secondo battesimo; in modo che potessimo riconoscere insieme alle altre cose che già ho rilevato che questo miracolo accadeva non per la purezza di colui che battezzava, ma per la potestà di colui che aveva ricevuto il battesimo dalle mani di Giovanni. Allora infatti i cieli si aprirono e lo Spirito Santo discese sulla terra. Gesù Cristo voleva, insomma, trasportarci dalla vecchia alleanza nel seno della nuova. Ci aprì, perciò, le porte del cielo e fece discendere lo Spirito per chiamare gli uomini alla loro patria celeste. E non soltanto li chiama alla loro patria, ma lo fa onorandoli di una sovrana dignità.
Egli ci attira in quella beata dimora dopo averci fatto non angeli, né arcangeli, ma figli di Dio e figli diletti.