Quando il Signore fu battezzato
si aprirono i cieli
e in forma di colomba
lo Spirito si posò sopra di lui,
e la voce del Padre proclamò:
«Questi è il Figlio mio prediletto,
in lui mi sono compiaciuto».
Mt 3, 16-17
LETTURA
L’ho costituito testimone fra i popoli, sovrano sulle nazioni; accorreranno a te popoli che non ti conoscevano.
SALMO
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. R/.
La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza. R/.
Tuona il Dio della gloria.
Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre. R/.
EPISTOLA
Per mezzo di lui possiamo presentarci al Padre in un solo Spirito.
CANTO AL VANGELO
VANGELO
Il battesimo del Signore nella narrazione di Marco.
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendeva verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
PREGHIERA DEI FEDELI
R/. Ascoltaci, Signore!
- Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché, nella memoria grata del dono ricevuto da te, siano il segno della tua vicinanza a ogni uomo: preghiamo. R.
- Per i responsabili delle Nazioni, perché siano autentici e instancabili promotori della giustizia e della pace: preghiamo. R.
- Per tutti noi, perché, docili alla voce interiore dello Spirito, sappiamo camminare in santità e novità di vita lungo la strada dell’amore che tu ci hai indicato: preghiamo. R.
COMMENTO AL VANGELO
SAN GREGORIO NAZIANZENO
Dal Disc. 39 per il Battesimo del Signore, 14-16. 20
Il battesimo di Gesù
Cristo nel battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria.
Giovanni dà il battesimo, Gesù si accosta a lui, forse per santificare colui dal quale viene battezzato nell’acqua, ma anche di certo per seppellire totalmente nelle acque il vecchio uomo. Santifica il Giordano prima di santificare noi e lo santifica per noi. E poiché era spirito e carne, santifica nello Spirito e nell’acqua.
Il Battista non accetta la richiesta, ma Gesù insiste. Sono io che devo ricevere da te il battesimo (cfr. Mt 3, 14), così dice la lucerna al sole, la voce alla Parola, l’amico allo Sposo, colui che è il più grande tra i nati di donna a colui che è il primogenito di ogni creatura, colui che nel ventre della madre sussultò di gioia a colui che, ancora nascosto nel grembo materno, ricevette la sua adorazione, colui che precorreva, e che avrebbe ancora precorso, a colui che era già apparso e sarebbe nuovamente apparso a suo tempo.
«Io devo ricevere il battesimo da te» e, aggiungi pure, «in nome tuo». Sapeva infatti che avrebbe ricevuto il battesimo del martirio o che, come Pietro, sarebbe stato lavato non solo ai piedi.
Gesù sale dalle acque e porta con sé in alto tutto intero il cosmo. Vede scindersi e aprirsi i cieli, quei cieli che Adamo aveva chiuso per sé e per tutta la sua discendenza, quei cieli preclusi e sbarrati, come il paradiso lo era per la spada fiammeggiante.
E lo Spirito testimonia la divinità del Cristo: si presenta simbolicamente sopra Colui che gli è del tutto uguale. Una voce proviene dalle profondità dei cieli, da quelle stesse profondità dalle quali proveniva Chi in quel momento riceveva la testimonianza. Lo Spirito appare visibilmente come colomba e, in questo modo, onora anche il corpo divinizzato e quindi Dio. Non va dimenticato che molto tempo prima era stata pure una colomba quella che aveva annunziato la fine del diluvio.
Onoriamo dunque in questo giorno il battesimo di Cristo e celebriamo come è giusto questa festa.
Purificatevi totalmente e progredite in questa purezza.
Dio di nessuna cosa tanto si rallegra, come della conversione e della salvezza dell’uomo. Per l’uomo, infatti, sono state pronunziate tutte le parole divine e per lui sono stati compiuti i misteri della rivelazione.
Tutto è stato fatto perché voi diveniate come altrettanti soli, cioè forza vitale per gli altri uomini.
Siate luci perfette dinanzi a quella luce immensa.
Sarete inondati del suo splendore soprannaturale.
Giungerà a voi, limpidissima e diretta, la luce della Trinità, della quale finora non avete ricevuto che un solo raggio, proveniente dal Dio unico, attraverso Cristo Gesù nostro Signore, al quale vadano gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen.