Giustamente gli strumenti della pesca
degli apostoli sono le reti, perché non
uccidono la preda, ma la conservano in
vita, e dall’abisso la sollevano all’aperto,
trasportando creature fluttuanti dalla terra al cielo.
S. Ambrogio, Esp. del Vang. sec. Luca IV, 72
PRIMA LETTURA
Eccomi, manda me!
Is 6,1-2.3-8
Dal libro del profeta Isaìa
Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l’uno all’altro, dicendo:
«Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria».
Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
«Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua colpa
e il tuo peccato è espiato».
Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».
SALMO RESPONSORIALE
Sal 137
R/. Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo. R/.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. R/.
Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore! R/.
La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani. R/.
SECONDA LETTURA
Così predichiamo e così avete creduto.
1Cor 15,1-11
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
CANTO AL VANGELO
(Mt 4,19)
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
VANGELO
Lasciarono tutto e lo seguirono.
Lc 5,1-11
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
PREGHIERA DEI FEDELI
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Gesù ha sempre chiamato gli uomini ad ascoltarlo e a seguirlo. Ancora oggi, pur sapendo cogliere i segni dei tempi, il suo messaggio non ha perso nulla della sua forza.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, rendi feconda la nostra aridità.
1. Perché le nostre scelte non siano mai dettate dagli equilibri di potere ma sempre da giustizia e misericordia. Preghiamo.
2. Perché la consapevolezza di essere peccatori non sia per noi una condanna ma un’occasione per sentirsi accolti. Preghiamo.
3. Perché ci sforziamo di seguirti sempre una volta di più di quello che le nostre forze ci consentirebbero. Preghiamo.
4. Perché sappiamo lasciare ai nostri fratelli la libertà di scelta che tu hai lasciato a noi. Preghiamo.
O Padre, aiutaci a non avere paura del tuo messaggio di speranza e fa che comprendiamo che la nostra inadeguatezza è proprio ciò che tu vuoi che mettiamo a servizio. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
PERCORSO ESEGETICO
L’efficacia della predicazione
è data dalla fedeltà
alla luce dell’insegnamento evangelico;
altrimenti vana è la fatica dell’uomo.
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 15, 1-17
Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla. (v. 5b)
DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 12, 15-37
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. (v. 30)
DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, CAP. 2, 37-48
Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli … Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. (vv. 42a. 48)
DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, CAP. 20, 17-35
Ed ora vi affido al Signore e alla parola della sua grazia che ha il potere di edificare e di concedere l’eredità con tutti i santificati. (v. 32)
DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 3, 5-4, 5
Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele. (vv. 1-2)
DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 15, 1-14
Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l’ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano! (vv. 1-2)
SALMO 33 (32)
Il re non si salva per un forte esercito né il prode per il suo grande vigore. Il cavallo non giova per la vittoria, con tutta la sua forza non potrà salvare. Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia. (vv. 16-18)
SALMO 127 (126)
Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. (v. 1)
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 49
Io ho risposto: “Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio”. (v. 4)
COMMENTO PATRISTICO
S. AGOSTINO
Dal Discorso 43, 6
Quanta fu la degnazione di Cristo! Pietro … era stato un pescatore; ma adesso gran lode merita ogni oratore che riesca a comprendere il pescatore. Al riguardo, parlando ai primi cristiani, diceva l’apostolo Paolo: Considerate la vostra chiamata, o fratelli. In mezzo a voi non ci sono molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili. Ma Iddio ha scelto le cose deboli del mondo per confondere le forti, e le cose stolte del mondo ha scelto Dio per confondere i sapienti; e le cose ignobili e disprezzate del mondo ha scelto Dio, e quelle che non sono, quasi che fossero, per ridurre al nulla quelle che sono (1 Cor 1, 26-28). Se infatti Cristo avesse scelto per primo il retore, questo retore avrebbe detto: Sono stato scelto in grazia della mia eloquenza. Se avesse scelto il senatore, il senatore avrebbe detto: Sono stato scelto per la mia dignità. In fine, se avesse scelto l’imperatore, l’imperatore avrebbe detto: Sono stato scelto in vista del mio potere. Stiano dunque calmi tutti costoro e si lascino rimandare a dopo! Stiano calmi! Non saranno scartati né disprezzati ma solo posti in seconda linea, in quanto potrebbero in se stessi trovare come gloriarsi di se stessi. Dice: Dammi quel pescatore, dammi quell’illetterato, quell’ignorante; dammi quel tale con cui il senatore non si degna di parlare neppure quando compra il pesce. Dammi quello, dice. Se riempirò [di sapienza] un uomo come questo, sarà palese che sono io a farlo. Anche il senatore – è vero – e il retore e l’imperatore io renderò [miei discepoli], poiché io cambierò anche il senatore, ma è più convincente che io abbia agito nel pescatore.
Il senatore potrebbe gloriarsi di se stesso, e così il retore e l’imperatore, mentre il pescatore non potrà gloriarsi se non di Cristo. Venga dunque [il pescatore] e questo sia per dare una lezione di umiltà salutare.
Venga per primo il pescatore. Per suo mezzo sarà più facilmente guidato anche l’imperatore. Tenete in mente il pescatore santo, giusto, buono, pieno di Cristo. Insieme con gli altri popoli anche questo doveva essere preso dalle sue reti allargate per tutto il mondo.
Vedi