Annunciamo la venuta di Cristo, non la
prima solo, ma anche una seconda, molto
più bella della prima. La prima fu una
manifestazione di pazienza, la seconda
porta il diadema della regalità divina.
S. Cirillo di Gerusalemme, Catechesi 15, 1
PRIMA LETTURA
In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.
In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.
SALMO RESPONSORIALE
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R/.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R/.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R/.
SECONDA LETTURA
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.
Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
CANTO AL VANGELO
VANGELO
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
PREGHIERA DEI FEDELI
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per i sacerdoti, le suore, i laici, perché ognuno, secondo il proprio carisma, sia costruttore del regno di Dio nella vita di ogni giorno, preghiamo.
2. Per i capi dei popoli, perché riconoscano la fragilità del loro potere, e usino la loro autorità per realizzare la giustizia, cercando di aiutare concretamente i deboli e i disagiati, preghiamo.
3. Per coloro che sono nell’angoscia o in ristrettezze economiche: trovino nei cristiani conforto e sostegno per risolvere le proprie necessità, preghiamo.
4. Per la nostra assemblea cristiana, perché rinnovi attorno al banchetto eucaristico la speranza che la anima e sia capace di annunciarla al mondo, preghiamo.
Signore, noi non sappiamo né il giorno né l’ora del tuo ritorno. Mantienici vigilanti nella carità e nella speranza, e preparaci ad accogliere te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
PERCORSO ESEGETICO
Gesù insegna, attraverso la parola dei profeti,
a saper distinguere i veri segni della sua venuta gloriosa,
per non lasciarsi ingannare dai falsi cristi e dai falsi profeti.
DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 7, 15-28
Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore. (v. 15a)
DAL VANGELO SECONDO MARCO, CAP. 13
Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti, (v. 22)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 24, 13-35
E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. (v. 27)
DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AGLI EFESINI, GAP. 4, 1-16
Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, (v. 14a)
DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI TESSALONICESI, CAP. 2
Ora vi preghiamo … di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, (vv. 1-2a)
DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO A TIMOTEO, CAP. 4
Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri, (v. 1a)
DALLA PRIMA LETTERA DI S. GIOVANNI APOSTOLO, CAP. 2, 18-29
Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. (v. 18)
DAL LIBRO DEL PROFETA GEREMIA, CAP. 23, 9-32
Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del loro cuore? (v. 26)
DAL LIBRO DEL DEUTERONOMIO, CAP. 13,1-13
Tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova, (v. 4a)
COMMENTO PATRISTICO
S. BEDA IL VENERABILE
Dall’Esposizione sul vangelo di Marco, II
In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore, e gli astri si metteranno a cadere dal cielo. Nel giorno del giudizio le stelle appariranno oscure non perché diminuirà la loro luce, ma perché si avvicinerà e sopraggiungerà lo splendore della vera luce, cioè del sommo giudice, quando verrà nella maestà sua e del Padre e degli angeli santi. Ma in verità nulla ci vieta d’intendere che allora veramente il sole e la luna con tutte le altre stelle saranno per un certo tempo private della luce, come ci risulta essere accaduto al sole all’epoca della passione del Signore. Resta perciò non compiuta fino a oggi quella profezia con cui Gioele disse: Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile (Gl 3, 4); e ciò che disse del giorno del giudizio Isaia: Arrossirà la luna, impallidirà il sole, perché il Signore degli eserciti regna sul monte Sion e in Gerusalemme e davanti ai suoi anziani sarà glorificato (Is 24, 23). Compiuto dunque il giorno del giudizio e mentre splenderà la gloria della vita futura, quando ci saranno nuovi cieli e una nuova terra (2 Pt 3, 13), allora accadrà ciò che dice altrove lo stesso profeta: La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, come la luce di sette giorni (Is 30, 26 Volg.).
E le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Non è strano se gli uomini, i quali per natura e intelligenza sono terrestri, si turbano a questo giudizio al cui manifestarsi anche le stesse potenze celesti, cioè le potestà angeliche tremeranno, come testimonia anche il beato Giobbe che dice: Le colonne del cielo si scuotono, sono prese da stupore alla sua minaccia (Gb 26, 11). Che cosa avverrà delle decorazioni quando tremano le colonne, che cosa patirà l’erba del deserto quando è scosso il cedro del paradiso?
Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quatto venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Non rimarrà dunque in quel giorno nessun eletto che non vada incontro al Signore che viene sulle nubi per giudicare; sia che venga trovato ancora vivo nel corpo, sia che venga risuscitato dalla morte alla vita. Vengono al giudizio anche i reprobi, e anch’essi, alcuni sono trovati vivi nel corpo e altri risuscitati dalla morte alla vita; ma, a differenza dei giusti che saranno riuniti per la gioia del Signore, i suoi nemici, compiuto il giudizio, saranno dispersi e scompariranno dallo sguardo di Dio (cfr. Sal 67, 2-3).
Dal fico imparate questa parabola: quando già il ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. Con l’esempio dell’albero ci ammaestra su quando verrà la fine. Come quando i ramoscelli sono teneri sull’albero di fico e la gemma si apre nel fiore e la corteccia si riempie di foglie, capite che si avvicina l’estate e sono arrivati il favonio e la primavera; così, quando vedrete accadere tutte le cose che sono state descritte, non dovete credere che sia già venuta la fine del mondo, ma che sono giunti certi annunzi e segni premonitori (cfr. Mt 24, 33) per mostrare che l’evento è ormai alle porte.
Ma questa fioritura del fico può anche essere intesa secondo il significato mistico in modo più profondo; può riferirsi cioè alla condizione della Sinagoga, la quale un tempo, quando venne a lei il Signore, non avendo in sé il frutto della giustizia, fu condannata all’eterna sterilità in coloro che allora erano increduli (cfr. Mt 21 18-19; Me 11, 14. 20-21). Ma poiché l’Apostolo ha detto: L’indurimento di una parte d’Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. Allora tutto Israele sarà salvato (Rm 11, 25- 26), quando verrà questo tempo in cui, tolta la lunga cecità, tutto Israele otterrà la luce e la salvezza, allora accadrà che l’albero del fico a lungo sterile (cfr. Le 13, 6-7) darà il frutto che aveva negato, secondo le parole del beato Giobbe: Anche per l’albero c’è speranza: se viene tagliato ancora ributta e i suoi germogli non cessano di crescere; se sotto terra invecchia la sua radice e al suolo muore il tronco, al sentore dell’acqua rigermoglia e mette rami come nuova pianta (Gb 14, 7-9). Quando vedrai accadere tutto ciò non avere più dubbi: il giorno dell’ultimo giudizio e l’estate della vera pace sono ormai prossimi.