33.a Domenica del T.O. – B

Annunciamo la venuta di Cristo, non la
prima solo, ma anche una seconda, molto
più bella della prima. La prima fu una
manifestazione di pazienza, la seconda
porta il diadema della regalità divina.
S. Cirillo di Gerusalemme, Catechesi 15, 1

PRIMA LETTURA
In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.
Dn 12,1-3
SALMO RESPONSORIALE
Sal 15
SECONDA LETTURA
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Eb 10,11-14.18
CANTO AL VANGELO
(Lc 21,36)
VANGELO
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
Mc 13,24-32
PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO

La sofferenza che attraversa la creazione
e la storia degli uomini,
a partire da Gerusalemme, è segno della venuta del Cristo.
E l’inizio dei dolori del parto
che genera un’umanità rinnovata,
liberata dalla potenza del male.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 15, 18-16, 33
La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. (v. 16,21)

DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 24, 4-14
Ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori … Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, (vv. 8. 14a)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI ROMANI, CAP. 8, 18-30
Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto (v. 22)

DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 4, 7-18
Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, (v. 17)

DALLA LETTERA DI S. GIACOMO APOSTOLO, CAP. 1, 1-8
La prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, (vv. 3-4)

DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 7, 9-17
Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello, (v. 14b)

DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 12
[La donna] era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto, (v. 2)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 52, 13-53, 12
Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore, (v. 10)

COMMENTO PATRISTICO

IRENEO DI LIONE
Adv. haer., II, 28, 6

Solo il Padre conosce «il giorno e l’ora»

È irragionevole, pertanto, che voi, tronfi di alterigia, affermiate con audacia che si possano conoscere i misteri mirabili di Dio, dal momento che lo stesso Signore, il Figlio di Dio in persona, ammise che solo al Padre era dato conoscere il giorno e l’ora del giudizio, dicendo espressamente: “Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli del cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre” (Mc 13,32).

Se dunque la conoscenza del giorno lo stesso Figlio non ebbe remore a riferirla al Padre, ma disse semplicemente quel che è vero, neppure noi dobbiamo averne nel riservare a Dio quelle cose che superano le nostre possibilità di giudizio. “Nessuno”, infatti, “è superiore al proprio maestro” (Mt 10,24 Lc 6,40).

Di conseguenza, se qualcuno ci avrà chiesto: «Come dunque il Figlio è generato dal Padre?», possiamo rispondergli che una tale accezione, o generazione, o denominazione, o spiegazione, o altro termine con cui si voglia chiamare la di lui generazione è indicibile nella sua esistenza, e nessuno lo sa.

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diede il comandamento dell’amore.
Beato Oglerio, Discorso 5, 5