Annunciamo la venuta di Cristo, non la
prima solo, ma anche una seconda, molto
più bella della prima. La prima fu una
manifestazione di pazienza, la seconda
porta il diadema della regalità divina.
S. Cirillo di Gerusalemme, Catechesi 15, 1
PRIMA LETTURA
In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.
Dn 12,1-3
Dal libro del profeta Daniele
In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 15
R/. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R/.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R/.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R/.
SECONDA LETTURA
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Eb 10,11-14.18
Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.
Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
CANTO AL VANGELO
(Lc 21,36)
Alleluia, alleluia.
Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.
VANGELO
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
Mc 13,24-32
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
PREGHIERA DEI FEDELI
Leggi
Fratelli e sorelle, Gesù ci ricorda ancora una volta che la vera vita è rivolta verso Dio. Rivolgiamoci a lui con fiducia, per ottenere forza e sostegno per il nostro cammino terreno.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per i sacerdoti, le suore, i laici, perché ognuno, secondo il proprio carisma, sia costruttore del regno di Dio nella vita di ogni giorno, preghiamo.
2. Per i capi dei popoli, perché riconoscano la fragilità del loro potere, e usino la loro autorità per realizzare la giustizia, cercando di aiutare concretamente i deboli e i disagiati, preghiamo.
3. Per coloro che sono nell’angoscia o in ristrettezze economiche: trovino nei cristiani conforto e sostegno per risolvere le proprie necessità, preghiamo.
4. Per la nostra assemblea cristiana, perché rinnovi attorno al banchetto eucaristico la speranza che la anima e sia capace di annunciarla al mondo, preghiamo.
Signore, noi non sappiamo né il giorno né l’ora del tuo ritorno. Mantienici vigilanti nella carità e nella speranza, e preparaci ad accogliere te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
PERCORSO ESEGETICO
La sofferenza che attraversa la creazione
e la storia degli uomini,
a partire da Gerusalemme, è segno della venuta del Cristo.
E l’inizio dei dolori del parto
che genera un’umanità rinnovata,
liberata dalla potenza del male.
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 15, 18-16, 33
La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. (v. 16,21)
DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 24, 4-14
Ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori … Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, (vv. 8. 14a)
DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI ROMANI, CAP. 8, 18-30
Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto (v. 22)
DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 4, 7-18
Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, (v. 17)
DALLA LETTERA DI S. GIACOMO APOSTOLO, CAP. 1, 1-8
La prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, (vv. 3-4)
DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 7, 9-17
Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello, (v. 14b)
DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 12
[La donna] era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto, (v. 2)
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 52, 13-53, 12
Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore, (v. 10)
COMMENTO PATRISTICO
IRENEO DI LIONE
Adv. haer., II, 28, 6
Solo il Padre conosce «il giorno e l’ora»
È irragionevole, pertanto, che voi, tronfi di alterigia, affermiate con audacia che si possano conoscere i misteri mirabili di Dio, dal momento che lo stesso Signore, il Figlio di Dio in persona, ammise che solo al Padre era dato conoscere il giorno e l’ora del giudizio, dicendo espressamente: “Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli del cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre” (Mc 13,32).
Se dunque la conoscenza del giorno lo stesso Figlio non ebbe remore a riferirla al Padre, ma disse semplicemente quel che è vero, neppure noi dobbiamo averne nel riservare a Dio quelle cose che superano le nostre possibilità di giudizio. “Nessuno”, infatti, “è superiore al proprio maestro” (Mt 10,24 Lc 6,40).
Di conseguenza, se qualcuno ci avrà chiesto: «Come dunque il Figlio è generato dal Padre?», possiamo rispondergli che una tale accezione, o generazione, o denominazione, o spiegazione, o altro termine con cui si voglia chiamare la di lui generazione è indicibile nella sua esistenza, e nessuno lo sa.
Vedi