Nostro Signore chiese l’acqua per poterne
dare; chiese da bere come uno che ha
sete, per avere occasione di estinguere la sete.
S. Efrem, Diatessaron, 12, 16
PRIMA LETTURA
Dacci acqua da bere.
Es 17,3-7
Dal libro dell’Èsodo
In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!».
Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà».
Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele. E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».
SALMO RESPONSORIALE
Sal 94
R/. Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R/.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R/.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere». R/.
SECONDA LETTURA
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato.
Rm 5,1-2.5-8
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
CANTO AL VANGELO
(Gv 4,42.15)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo;
dammi dell’acqua viva, perché io non abbia più sete.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.
Gv 4,5-42
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
PREGHIERA DEI FEDELI
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Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre la sapienza dello Spirito, che sostiene il nostro cammino di rinnovamento.
Preghiamo insieme e diciamo: Illumina i tuoi figli, o Padre.
1. Per tutta la Chiesa: chiamata ad adorare Dio in spirito e verità, si manifesti al mondo come segno di riconciliazione e di amore fraterno. Preghiamo.
2. Per coloro che professano la fede cristiana: animati dal desiderio di ascoltare docilmente la parola di vita, non rimangano sordi agli inviti che ogni giorno il Signore rinnova. Preghiamo.
3. Per i popoli oppressi dalla violenza: nel cammino per ritrovare la loro dignità, siano sostenuti dalla testimonianza di chi si affida alla parola di Dio. Preghiamo.
4. Per i malati nel corpo e nello spirito: sollevati dalla presenza consolante del Signore Gesù, ritrovino, anche nel tempo della prova, serenità e fiducia. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti a celebrare l’Eucaristia: dissetati dall’acqua viva della grazia, offriamo a tutti una credibile testimonianza di fede e di carità. Preghiamo.
Padre di infinita misericordia, ascolta le nostre preghiere e donaci la tua luce; suscita in noi i gesti e le parole di un’autentica conversione. Per Cristo nostro Signore.
PERCORSO ESEGETICO
Il Signore si umilia rivestendosi di bisogno
per insegnarci a gustare il dono di Dio
e il suo amore per noi,
affinché impariamo ad avere sete di lui.
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 6, 22-47
Gesù rispose: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”. (v. 35)
DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 26, 17-29
Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. (vv. 27b-28)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 2, 1-20
[Maria] diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. (v. 7)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 4, 1-13
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. (vv. 1-2)
DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 8, 1-15
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (v. 9)
DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI FILIPPESI, CAP. 2, 1-11
Cristo Gesù … pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio … apparso in forma umana, umiliò se stesso. (vv. 6a. 7b-8a)
DALLA PRIMA LETTERA DI S. PIETRO APOSTOLO, CAP. 1, 22-2, 3
Come bambini appena nati bramate il puro latte spirituale, per crescere con esso verso la salvezza: se davvero avete già gustato come nè buono il Signore. (vv. 2-3)
SALMO 42
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? (v. 3)
SALMO 63 (62)
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz’acqua. (v. 2)
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 55, 1-3
O voi tutti assetati venite all’acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; ncomprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte. (v. 1)
COMMENTO PATRISTICO
ORIGENE
Omelie sulla Genesi 12,5
Abbi anche tu un tuo pozzo
Il Signore nei vangeli spezza pochi pani, eppure quante migliaia di persone ristora e quanti canestri di avanzi rimangono (cf. Mt 14,19-21)! Finché i pani sono interi, nessuno è saziato, nessuno è rifocillato e i pani stessi non sembrano cresciuti di numero. Considera ora quanto pochi pani spezziamo: non prendiamo che poche parole della Scrittura e quante migliaia di persone vengono saziate! Ma se questi pani non fossero stati spezzati, se non fossero stati ridotti a pezzetti dai discepoli, cioè se la lettera della Scrittura non fosse stata minutamente investigata e spezzettata, il suo significato non potrebbe arrivare a tutti. Quando invece avremo cominciato ad approfondire e a trattare i vari argomenti uno per uno, allora anche le folle ne prenderanno per quanto potranno. Quello che non avranno potuto prendere, sarà raccolto e conservato perché nulla vada perduto … Ora, per quanto è possibile, mangiamo dei pani o attingiamo dai pozzi. Proviamo a fare anche noi quello che ci raccomanda la Sapienza quando dice: Bevi le acque dalle tue fonti e dai tuoi pozzi e abbi la tua propria fonte (Pr 5,15.18). Prova anche tu che ascolti ad avere un tuo pozzo e una tua fonte in modo che, quando prenderai il libro delle Scritture, comincerai a proporre una qualche interpretazione e come hai imparato in chiesa, cerca di bere anche tu, alla fonte del tuo spirito. Dentro di te vi è l’origine dell’acqua viva, ci sono rivoli perenni, correnti abbondanti di significato spirituale, purché non siano state ostruite dalla terra e dai detriti. Ma tu metti ogni impegno a scavare la tua terra e a eliminare la sporcizia, cioè, a rimuovere la pigrizia dalla tua mente e a scuotere il torpore del cuore … Perciò purifica il profondo del tuo cuore per bere finalmente anche tu dalle tue fonti (cf. Pr 5,15) e attingere acqua viva dai tuoi pozzi (cf. Gen 26,19). Se avrai accolto in te la parola di Dio, se avrai ricevuto da Gesù l’acqua viva e l’avrai ricevuta con fede, essa diventerà in te una fonte di acqua che zampilla per la vita eterna (Gv 4,14).
Vedi