3.a Domenica del T.O. – A

Osservate la fede e l’obbediente docilità
dei discepoli… È un’obbedienza pronta
e perfetta come questa che Gesù esige da noi.
S. Giovanni Crisostomo, Com. al vang. di Matteo 14, 2

PRIMA LETTURA
Nella Galilea delle genti, il popolo vide una grande luce.
Is 8,23-9,3
SALMO RESPONSORIALE
R/. Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Sal 26
SECONDA LETTURA
Siate tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi.
1Cor 1,10-13.17
CANTO AL VANGELO
(Mt 4,23)
VANGELO
Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa.
Mt 4,12-23
PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO

Gesù è la luce del mondo che i profeti avevano preannunziato;
è Lui il compimento del mistero d’Israele,
scelto per illuminare le genti immerse nelle tenebre del peccato,
con la luce della conoscenza divina.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 12, 37-50
Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. (v. 46)

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 1, 68-79
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio … verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace. (vv. 78-79)

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 2, 28-32
Perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele. (vv. 30-32)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI COLOSSESI, CAP. 1, 1-23
[Ringraziamo] con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto. (v. 12)

DALLA PRIMA LETTERA DI S. GIOVANNI APOSTOLO, 1, 5-7
Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. (v. 5)

DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 22, 1-15
Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli. (v. 5)

DAL LIBRO DELLA SAPIENZA, CAP. 7, 15 – 8, 1
Essa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di astri, paragonata alla luce, risulta superiore; a questa, infatti, succede la notte, ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere. (vv. 29-30)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 49, 1-7
È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra. (v. 6)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 60
Il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore. (v. 9b)

DAL LIBRO DEL PROFETA BARUC, CAP. 3, 9-4, 2
Dio ha scrutato tutta la via della sapienza e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo, a Israele suo diletto… Ritorna, Giacobbe, e accoglila, cammina allo splendore della sua luce. (vv. 3, 37. 4, 2)

COMMENTO PATRISTICO

S. CROMAZIO DI AQUILEIA
Dal Commento a Matteo, Trattati

Come sentirono il Signore dire: Venite dietro di me, subito, lasciate le loro reti e il padre e ogni loro bene, lo seguirono. E in ciò si dimostrarono veramente figli di Abramo perché sul suo esempio, udita la voce di Dio, seguirono il Salvatore. Rinunciarono, infatti, subito ai proventi materiali, per conseguire il guadagno eterno, lasciarono il padre terreno, per avere un Padre celeste, e perciò, non a torto, meritarono di essere scelti. Il Signore, dunque, scelse dei pescatori che, mutando in meglio il mestiere della pesca, dalla pesca terrena passarono a quella celeste, per catturare come pesci dal profondo gorgo dell’errore il genere umano per la sua salvezza, conforme a ciò che lo stesso Signore disse loro: Venite dietro di me e vi farò pescatori di uomini.

Questa stessa cosa aveva precedentemente promesso, per bocca del profeta Geremia, dicendo: Ecco, io manderò molti pescatori, dice il Signore, e li pescheranno. E dopo di ciò manderò dei cacciatori, e li cattureranno (Ger 16, 16). Perciò, sappiamo che gli apostoli furono chiamati non solo pescatori, ma anche cacciatori: pescatori, perché per mezzo delle reti della predicazione evangelica catturano dal mondo tutti i credenti come pesci; cacciatori, poi, perché, per la loro salvezza, catturano, come una caccia voluta dal cielo, gli uomini che vagano nell’errore di questo mondo come in una selva e vivono a guisa delle fiere… Mediante la predicazione apostolica, pertanto, ogni giorno i credenti sono catturati per vivere. E guarda quant’è diversa questa celeste pesca degli apostoli dalla pesca di questa terra. I pesci, infatti, quando sono catturati, muoiono. Gli uomini, invece, sono catturati perché vivano, secondo ciò che il Signore disse Pietro, quando aveva preso una grande quantità di pesci: Non temere: d’ora in poi sarai colui che dà la vita agli uomini.

Anche Ezechiele, riferendosi apertamente a questi pescatori evangelici in quanto catturano i pesci perché abbiano la vita: E là ci sarà, disse, una gran quantità di pesce, perché là è venuta quest’acqua e sarà salvo e vivrà ogni uomo a cui giungerà questo fiume, e sederanno i pescatori e in disparte asciugheranno le reti, e i suoi pesci saranno come pesci di un grande mare, una quantità abbondantissima. Mirabile, dunque, è questa pesca e meravigliosi i pescatori, che pescano non perché ne muoiano quelli che catturano, ma perché vivano. Secondo quanto avviene su questa terra vivono i pesci che non sono catturati, in questa pesca, invece muoiono quelli che non meritavano di essere catturati. Come, appunto, la pesca di questi pescatori catturi per dare la vita quelli che cattura mostra chiaramente il profeta nella citazione riportata più sopra: Poiché là è venuta quest’acqua e vivrà il pesce a cui giungerà questo fiume. Certamente il profeta non parla di quest’acqua comune né di un fiume terreno, ma dell’acqua del battesimo della salvezza e del fiume della predicazione del Vangelo, dal quale i credenti traggono l’alimento della vita. Vuoi sapere qual è quest’acqua che risana, che cura, che dà la vita? Ascolta: il Signore che dice nel Vangelo: Chi berrà dell’acqua che do io non avrà sete in eterno, ma in lui ci sarà una fonte di acqua zampillante per la vita eterna (Gv 4, 13-14).

Vuoi sapere anche che cosa sia questo fiume nel quale si ha la vita? Ascolta il profeta che dice: L’impeto del fiume rallegra la città di Dio (Sal 45, 5). Così, dunque, mentre costoro pescano siamo catturati dal mare di questo mondo, siamo tratti dal gorgo dell’errore, per rinascere nell’acqua del battesimo e, purificati dal fiume del Vangelo, rimanere in vita. Prosegue, poi: E Gesù percorreva tutta la Galilea [e ciò che segue fino a] e al di là del Giordano. Che questo sarebbe avvenuto aveva predetto Isaia dicendo: Egli ha preso su di sé nostre sofferenze e ha guarito la nostra pena. Per questo, infatti era venuto il maestro di vita e il medico celeste, Cristo Signore, cioè per istruire gli uomini col suo insegnamento, fonte di vita, e per guarire con la medicina celeste i mali del corpo e dell’anima, per liberare i corpi posseduti dal diavolo e ricondurre alla vera e completa salute coloro che erano affetti da ogni sorta d’infermità.

Infatti, curava le malattie fisiche con la parola della potenza divina e con la medicina dell’insegnamento celeste risanava le ferite dell’anima. E Davide mostra con chiarezza che tali ferite dell’anima sono guarite solo da Dio, quando dice: Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare tutti i suoi benefici.

E aggiunse: Egli perdona tutte le tue colpe e guarisce tutte le tue malattie (Sal 102, 2-3). Vero, dunque, e perfetto medico è quello che dona sanità del corpo e rende la salute dell’anima, il Signore e Salvatore nostro, che è benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

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