27.a Domenica del T.O. – A

Salve, vigna meritevole di un custode così
grande: ti ha consacrato non il sangue
del solo Nabot, ma quello di innumerevoli
profeti, e anzi quello, tanto più prezioso,
versato dal Signore.
S. Ambrogio, Esp. del Vang. sec. Luca IX, 33

PRIMA LETTURA
La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.
Is 5,1-7

SALMO RESPONSORIALE
Sal 79

 

Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli. R/.
Perché hai aperto brecce nella sua cinta
e ne fa vendemmia ogni passante?
La devasta il cinghiale del bosco
e vi pascolano le bestie della campagna. R/.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R/.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. R/.

SECONDA LETTURA
Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.
Fil 4,6-9

CANTO AL VANGELO
(Gv 15,16)

VANGELO
Darà in affitto la vigna ad altri contadini.
Mt 21,33-43

 

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

PREGHIERA DEI FEDELI
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Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

 

1. Perché la Chiesa rimanga sempre unita a Cristo, mostrando al mondo il volto splendente dell’amore misericordioso e provvidente di Dio. Preghiamo.
2. Per i governanti, perché sia forte in loro la consapevolezza che il loro compito è agire come amministratori in funzione del bene comune. Preghiamo.
3. Perché gli uomini non cadano nella tentazione di farsi dèi della loro vita, ma riconoscano nella volontà di Dio la via verso la piena realizzazione della loro umanità. Preghiamo.
4. Perché i cristiani si impegnino ad annunciare a tutti il Vangelo della salvezza, riconoscendosi inviati di un Padre che confida in loro. Preghiamo.
5. Per coloro che si sentono soli nell’affrontare i loro problemi, perché trovino nella preghiera un sostegno e un conforto, avvertendo la vicinanza e la consolazione di Dio. Preghiamo.

Gesù, il Cristo, il tuo diletto Figlio, è vite feconda. Fa, o Padre, che rimaniamo in lui, perché possiamo portare molto frutto, offrendo al mondo carità e amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

PERCORSO ESEGETICO

Dio ha riversato sulla sua piantagione
tutta la ricchezza della sua attenzione paterna.
Egli si allontana dopo averci rivestito
di misericordia e di perdono
perché impariamo a coltivare in noi
la misericordia e il perdono.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 14
Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me. (vv. 2-3a)

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 20, 19-23
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”. (vv. 22-23)

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 10, 29-37
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. (v. 33)

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 22, 14-20
Questo è il mio corpo che è dato per voi. (v. 19b)

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 24
E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto. Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. (vv. 49-51)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI COLOSSESI, CAP. 3, 1-17
Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà … come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. (vv. 12a. 13b)

DALLA LETTERA AGLI EBREI, CAP. 1, 1-4
[Questo Figlio] dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell’alto dei cieli. (v. 3b)

DAL LIBRO DELLA SAPIENZA, CAP. 19
In tutti i modi, o Signore, hai magnificato e reso glorioso il tuo popolo e non l’hai trascurato assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo. (v. 22)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 43, 1-7
Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome, tu mi appartieni … Non temere, perché io sono con te. (vv. 1b. 5a)

DAL LIBRO DEL PROFETA OSEA, CAP. 11, 1-9
Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia. (v. 4a)

COMMENTO PATRISTICO

S. AMBROGIO
Dall’Esp. del Vang. sec. Luc. IX

Un uomo piantò una vigna. Parecchi deducono diversi significati dal nome della vigna, ma è evidente che Isaia ha ricordato come la vigna del Signore di Sabaoth sia la casa di Israele. Chi altro mai, se non Dio, ha creato questa vigna? Dunque Lui che la diede in affitto e partì per andare lontano, non nel senso che il Signore si sia trasferito da un luogo all’altro, dato che Egli è sempre dappertutto, ma perché è più vicino a chi lo ama, ma sta lontano da chi lo trascura. Egli fu assente per lunghe stagioni, per evitare che la riscossione sembrasse prematura. Quanto più longanime la benevolenza, tanto più inescusabile la ostinatezza.

Per cui, secondo Matteo, giustamente trovi che la circondò anche di una siepe, cioè la recinse munendola della protezione divina, affinché non fosse facilmente esposta agli assalti delle belve spirituali.

E vi scavò un torchio. In che modo dobbiamo intendere che cos’è il torchio, se non perché, probabilmente, i salmi si intitolano Per i torchi? E la ragione è che i misteri della passione del Signore fermentarono in essi con maggiore ridondanza, come se fossero mosto, per il santo schiumeggiar dello spirito dei profeti. Del resto venivano creduti ebbri, coloro nei quali traboccava lo Spirito Santo. Per questo anche qui ha scavato un torchio, entro il quale doveva scorrere, essendovi stato misticamente versato, il succo interiore dell’uva spirituale. Vi innalzò una torre, rizzando cioè il culmine della Legge; e affittò ai Giudei questa vigna, tanto bene difesa, messa a punto, e provveduta del necessario.

E al tempo dei frutti mandò i suoi poveri servi. È giusto che abbia indicato il tempo dei frutti, non il raccolto; infatti dai Giudei non si ebbe alcun frutto, questa vigna non ha dato alcun raccolto, poiché di essa il Signore dice: Attendevo che producesse uve, ma essa diede spine (Is 5, 2). Perciò i torchi traboccarono non di vino che rallegra, non di mosto spirituale, ma del sangue rosseggiante dei profeti….

Quando ormai aveva designato tanti altri estranei, che i Giudei cacciarono senza onore e senza risultati, non essendo riusciti a cavarne nulla, per ultimo mandò anche il Figlio unigenito, e quei perfidi, mossi dalla bramosia di eliminarlo, perché era l’erede, l’uccisero crocifiggendolo, lo respinsero rinnegandolo.

E Cristo è al tempo stesso erede e testatore; erede, perché sopravvive alla propria morte e raccoglie nei progressi che facciamo direi come i frutti ereditari dei testamenti, ch’Egli stesso ha stabilito.

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