È più necessario e utile conoscere la via
per mezzo della quale ci si salva, che chi si salva.
S. Cirillo di Alessandria, Com. a Luca XII, 23

21° Domenica del T.O. – C

PRIMA LETTURA
Is 66,18-21

Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.

SALMO RESPONSORIALE
Rif

R. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

SECONDA LETTURA
Eb 12,5-7.11-13

Il Signore corregge colui che egli ama.

CANTO AL VANGELO
(Gv 14,6)

VANGELO
Lc 13,22-30

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

PREGHIERA DEI FEDELI
Leggi

PERCORSO ESEGETICO

Gesù cammina verso Gerusalemme,
insegnando a coloro che lo seguono
la via per entrare
nella casa del Padre.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 12, 20-36
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. (v. 26)

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 14, 5-31
Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (v. 6)

DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 11, 25-30
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. (v. 29)

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 1, 67-79
Verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace. (vv. 78b-79)

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 18, 28-34
Poi prese con sé i Dodici e disse loro: “Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo si compirà”. (v. 31)

SALMO 23 (22)
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla … mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. (vv. 1. 3)

SALMO 122 (121)
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. (vv. 3-4)

DAL LIBRO DELLA SAPIENZA, CAP. 6, 12-21
L’amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità e l’immortalità fa stare vicino a Dio. Dunque il desiderio della sapienza conduce al regno. (vv. 18-20)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 42, 1-9
Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano … perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. (vv. 6-7)

DAL LIBRO DEL DEUTERONOMIO, CAP. 30
Io ti ho posto davanti la vita e la morte … scegli dunque la vita … per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe. (vv. 19-20)

COMMENTO PATRISTICO

S. BASILIO
Dalle Regole brevi, Domanda 282

Chi sono quelli che dicono: Abbiamo mangiato e bevuto davanti a te, e che si sentono dire: Non vi conosco?
Forse quelli che l’Apostolo descrisse parlando in prima persona come segue: Parlassi pure le lingue degli uomini e degli angeli… Avessi pure tutta la scienza e tutta la fede; distribuissi pure tutti i miei beni in elemosine e dessi pure il mio corpo ad essere bruciato, ma l’amore non ho, niente mi giova (1 Cor 13, 1-3). Questo è quanto l’Apostolo ha imparato dal Signore stesso che riguardo a certuni ha detto: Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini. In verità, vi dico, hanno già avuto la loro ricompensa (Mt 6, 2).
Ciò che non si fa per amore di Dio, ma per la lode che viene dagli uomini, di qualsiasi cosa si tratti, non incontra la lode dovuta alla pietà bensì il giudizio cui soggiace la passione di piacere agli uomini, o l’autocompiacenza; la contesa, l’invidia o qualche altra colpa del genere. Perciò il Signore definisce una cosa simile anche opera di iniquità, quando, a coloro che avevano detto: Abbiamo mangiato davanti a te, e il seguito, egli risponde: Via da me, voi tutti artefici d’iniquità. E come potrebbero non essere artefici d’iniquità quelli che usano i doni di Dio per realizzare le loro voluttà? Proprio come quelli di cui l’Apostolo dice: Noi non siamo come quei tanti che adulterano la parola di Dio (2 Cor 2, 17); e ancora … di quelli che ritengono la pietà una fonte di guadagno (1 Tm 6, 5), e molte altre cose di questo genere. Da tutto ciò lo stesso Apostolo ci ha dichiarato di essere puro, dicendo: … non per piacere agli uomini, ma a Dio che esamina i nostri cuori. Poiché non siamo venuti a voi con parole di adulazione, come sapete, né con pretesti di cupidigia, Dio ne è testimone; né abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi né da altri (1 Ts 2, 4-6).

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