21.a Domenica del T.O. – B

Che cosa abbiamo creduto e che cosa abbiamo
conosciuto? Che tu sei il Cristo,
Figlio di Dio, cioè che tu sei la stessa vita
eterna e nella carne e nel sangue ci dai
ciò che tu stesso sei.
S. Agostino, Tratt. sul vang. di Giov 27, 9

PRIMA LETTURA
Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio.
Gs 24,1-2.15-17.18
SALMO RESPONSORIALE
Sal 33
SECONDA LETTURA
Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.
Ef 5,21-32
CANTO AL VANGELO
(Gv 6,63.68)
VANGELO
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
Gv 6,60-69
PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO

Diventando discepoli,
nell’ascolto perseverante e fiducioso del Signore Gesù,
si giunge a gustare la dolcezza dello Spirito Santo,
l’Amore eterno del Padre celeste.
La sapienza del sangue e della carne, infatti,
e impotente a penetrare i misteri del regno di Dio.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 8, 31-37
Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi, (v. 31)

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 15, 1-7
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, (v.10a)

DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 11, 25-30
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero, (vv. 29-30)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI ROMANI, CAP. 5, 1-5
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato. (v. 5b)

DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 2
Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, (vv. 6-7a)

DALLA LETTERA DI S. GIACOMO APOSTOLO, CAP. 3, 13-18
La sapienza che viene dall’alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia, (v. 17)

SALMO 19 (18)
Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti, più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante, (vv. 10-11)

SALMO 81 (80)
Se il mio popolo mi ascoltasse … li nutrirei con fiore di frumento, li sazierei con miele di roccia, (vv. 14a. 17)

SALMO 119 (118), 97-112
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca, (v. 103)

DAL LIBRO DEI PROVERBI, CAP. 24, 3-14
Mangia, figlio mio, il miele perché è buono e dolce sarà il favo al tuo palato. Sappi che tale è la sapienza per te. (vv. 13-14a)

COMMENTO PATRISTICO

S. AGOSTINO
Dal Commento al Vangelo di S. Giovanni 27

Pietro è l’unità rispetto all’universalità.

9. Il Signore si rivolge a quei pochi che erano rimasti: Disse allora Gesù ai dodici – cioè a quei dodici che erano rimasti –: Volete andarvene anche voi? Non se ne andò nessuno, neppure Giuda. Il motivo per cui Giuda rimase, era già chiaro al Signore, e più tardi lo fu anche per noi. Pietro rispose per tutti, uno per molti, l’unità per l’universalità: Gli rispose Simon Pietro: Signore, a chi andremo? Se ci scacci da te, dacci un altro simile a te. A chi andremo? Se ci allontaniamo da te, a chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. Vedete come Pietro, per grazia di Dio, per ispirazione dello Spirito Santo, ha capito? Perché ha capito? Perché ha creduto. Tu hai parole di vita eterna. Tu ci dai la vita eterna offrendoci il tuo corpo e il tuo sangue. E noi abbiamo creduto e conosciuto. Non dice: abbiamo conosciuto e creduto, ma abbiamo creduto e conosciuto. Abbiamo creduto per poter conoscere; se, infatti, avessimo voluto conoscere prima di credere, non saremmo riusciti né a conoscere né a credere. Che cosa abbiamo creduto e che cosa abbiamo conosciuto? Che tu sei il Cristo Figlio di Dio (Gv 6, 68-70), cioè che tu sei la stessa vita eterna, e nella carne e nel sangue ci dai ciò che tu stesso sei.

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S. Gregorio Magno, Omelia 5