2.a Domenica di Quaresima – B

Quegli in cui ripongo tutta la mia compiacenza,
il cui insegnamento mi manifesta,
la cui umiltà mi glorifica, ascoltatelo
senza esitazione; Egli, infatti, è verità e
vita; Egli è mia potenza e sapienza.
S. Leone Magno, Sermone 5 1 , 7

PRIMA LETTURA
Il sacrificio del nostro padre Abramo.
Gen 22,1-2.9.10-13.15-18

SALMO RESPONSORIALE
Sal 115

 

Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli. R/.
Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore. R/.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme. R/.

SECONDA LETTURA
Dio non ha risparmiato il proprio Figlio.
Rm 8,31-34

CANTO AL VANGELO
(Mc 9,7)

VANGELO
Questi è il Figlio mio, l’amato.
Mc 9,2-10

 

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

PREGHIERA DEI FEDELI
Leggi

 

Insieme preghiamo: Signore, mostraci il tuo volto.

 

1. Hai chiesto ad Abramo di affidarsi alla tua Parola. Guida la Chiesa a liberarsi da quei legami che la rendono meno pronta alla ricerca della tua volontà, preghiamo.
2. Hai proposto ad Abramo l’oscuro cammino della fede, passando per il sacrificio di Isacco. Fa’ che i credenti di ogni religione siano capaci di superare chiusure e incomprensioni, per offrire all’unico Dio il sacrificio della lode, preghiamo.
3. Sul Tabor rivelasti ai discepoli il volto glorioso del tuo Figlio. Non permettere che le nostre comunità intristiscano, incapaci di leggere i segni dei tempi che anche oggi ci offri, per sostenerci nella fiducia e nella speranza, preghiamo.
4. I discepoli videro la gloria della risurrezione. Fa’ che le nostre celebrazioni domenicali diventino reale incontro con il Risorto, per essere segno trasparente della sua presenza nel mondo, preghiamo.

Ascolta, Signore, la nostra preghiera. Tu che conosci il nostro cuore, non farci mancare il tuo sostegno nella nostra storia e accompagnaci all’incontro glorioso con il tuo Figlio Gesù. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PERCORSO ESEGETICO

La figura di servo,
che Gesù ha preso assumendo la natura umana
e facendosi obbediente fino alla morte di croce,
è rivestita e risplende della gloria divina
a motivo della umiliazione alla quale il Figlio si è sottoposto
per amore del Padre celeste.

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 10, 1-21
Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio. (vv. 17-18)

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 12, 20-36
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto, (v. 24)

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 4, 31 – 38
Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera, (v. 34)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI FILIPPESI, CAP. 2, 1-11
Apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome. (vv. 7c-9)

DALLA SECONDA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 4, 7-18
Il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, (v. 17)

DALLA LETTERA AGLI EBREI, CAP. 5, 1-10
(Cristo) pur essendo Figlio, imparò tuttavia l’obbedienza dalle cose che patì. (v. 8)

SALMO 40 (39)
Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: “Ecco, io vengo. Sul rotolo del libro di me è scritto, che io faccia il tuo volere”, (vv. 7-9a)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 50, 4-9
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba, (vv. 5-6a)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 52, 13-53,12
lo gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori, (v. 12)

COMMENTO PATRISTICO

S. AGOSTINO
Dal Discorso, 79/A, 2-3

Ora poi, fratelli; che significa ciò? Apparvero Mose ed Elia, si misero ai fianchi del Signore e conversavano con lui. San Pietro trovava gioia in quella solitudine, provava fastidio per la turbolenza del genere umano. Vedeva il monte, vedeva il Signore, Mose ed Elia. Erano lassù solo coloro che a lui non procuravano fastidio. Godeva il vivere quieto senza preoccupazioni e felice, e disse al Signore: Signore, è bello per noi starcene qui. Perché dovremmo scendere dal monte per tribolare e non preferiamo godercela qui? E bello per noi starcene qui. Se lo vuoi, facciamo qui tre tende, una per te, una per Mose e una per Elia.

Pietro, non sapendo ancora come doveva parlare, voleva fare una separazione. Credeva fosse bene ciò che diceva. Ma che cosa fece il Signore? Fece scendere una nuvola dal cielo e coprì tutti, come se volesse dire a Pietro: “Perché vuoi fare tre tende? Eccone una sola”. Allora udirono una voce dalla nube: Questo è il Figlio mio beneamato, perché non paragonassero a lui Mose ed Elia e credessero che il Signore fosse da ritenersi come uno dei Profeti, mentre era il Signore dei Profeti. Questo è il Figlio mio, ascoltate lui. All’udire questa voce i discepoli caddero a bocconi. Ma il Signore si avvicinò, li rialzò ed essi non videro altro che il solo Gesù.

Se il Signore me lo concederà spiegherò adesso questo grande mistero. Parlano col Signore Mose ed Elia. Mose rappresenta la Legge, Elia i Profeti.

Quando esponiamo qualche brano del Vangelo lo proviamo con la Legge e con i Profeti. Parlano dunque con il Signore Mose ed Elia; ma come servitori al suo fianco, mentre egli era in mezzo a loro come loro sovrano. Che significa il fatto che Mose ed Elia stavano col Signore? Senti l’Apostolo: La Legge serve solo a farci conoscere il peccato; ora invece la giustizia di Dio si é rivelata senza la Legge. Dov’è Mose ed Elia, c’è il Signore che riceve la testimonianza della Legge e dei Profeti. Nel tempo presente sono necessarie le testimonianze della Legge e dei Profeti.

Quando però risorgeremo che bisogno ci sarà della Legge e dei Profeti? Non andremo in cerca di testimonianze, perché vedremo il Signore in persona. Quando avverrà ciò? Dopo la risurrezione. Coloro dunque ch’erano caduti si rialzarono e videro soltanto il Signore.

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