Oggi, sul monte Tabor, in modo del tutto
misterioso, si è visto come sarà la vita
futura nel regno del gaudio.
Anastasio Sinaita, Omelia sulla Trasf.

2.a Domenica di Quaresima – A

PRIMA LETTURA
Gen 12,1-4

Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.

SALMO RESPONSORIALE
Sal 32

R. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

SECONDA LETTURA
2Tm 1,8-10

Dio ci chiama e ci illumina.

CANTO AL VANGELO
(Mc 9,7)

VANGELO
Mt 17,1-9

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Il suo volto brillò come il sole

PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO

La gioia dell’uomo è abitare con Dio:
ma Egli non vuole che siamo noi
ad edificargli una casa,
perché ha stabilito di fare dei credenti
il luogo del suo riposo;
piace a Dio, infatti, di abitare
dove è onorato il suo Verbo.

DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 10, 38-42
Marta, lo accolse nella sua casa … Maria … sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. (vv. 38b-39)

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, CAP. 7, 44-53
L’Altissimo non abita in costruzioni fatte da mano d’uomo. (v. 48)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AGLI EFESINI CAP. 2, 11-22
[Voi siete] edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito. (vv. 20-22)

DAL LIBRO DELL’APOCALISSE, CAP. 21, 1-8
Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. (v. 3b)

SALMO 84 (83)
Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove. (v. 11a)

SALMO 132 (131)
Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo. (v. 8a)

SALMO 134 (133)
Benedite il Signore … voi che state nella casa del Signore. (v. 1a)

DAL LIBRO DELL’ESODO, CAP. 25, 1-22
Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro. (v. 8)

DAL PRIMO LIBRO DEI RE, CAP. 8, 1-21
Il Signore ha deciso di abitare sulla nube. Io ti ho costruito una casa potente, un luogo per la tua dimora perenne. (vv. 12b-13)

DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 66, 1-6
Quale casa mi potreste costruire? In quale luogo potrei fissare la dimora? (v. 1b)

COMMENTO PATRISTICO

PIETRO IL VENERABILE
Sermo Primus de Transfiguratione Domini: PL 189, 959-960.

Il suo volto risplendeva come il sole (Mt. 17, 2). Perché meravigliarci che il suo volto sia diventato come il sole, dal momento che lui stesso è il sole? Perché meravigliarci che il volto del Sole sia diventato come il sole? Era il Sole, ma nascosto dietro una nube: la nube si allontana, ed ecco che per un momento risplende. Che cos’è questa nube che si allontana? Non la carne, ma la debolezza della carne che per un momento scompare. É la nube di cui parla il profeta: Ecco che il Signore monterà sopra una nube leggera (Is. 19, 1). La nube è la carne che vela la divinità; ed è leggera, perché non porta nessun peccato. E’ la nube che nasconde la chiarezza divina; leggera, perché viene assunta nello splendore eterno. É la nube di cui si parla nel Cantico: Mi sono riposata all’ombra di colui che desideravo, (Cant. 2, 3); leggera, perché è la carne dell’Agnello che toglie i peccati del mondo. Quando questi vengono tolti, il mondo è sollevato nelle altezze dei cieli, non più oppresso dal peso dei peccati. Il Sole velato dalla nube della carne non è quello che sorge sopra i buoni e i cattivi (cfr. Mt. 5, 45), ma è il Sole di giustizia (Mal. 4, 2) che sorge soltanto su coloro che temono Dio. Coperta, è vero, da questa nube di carne, oggi risplende la luce che illumina ogni uomo; oggi essa glorifica la carne stessa e nella sua persona la mostra deificata agli apostoli, rivelandola così al mondo per mezzo loro.
Anche tu, città beata, godrai in eterno della contemplazione di questo sole, quando scenderai dal cielo, preparata da Dio come una sposa ornata per il suo sposo (cfr. Apoc. 21, 2). Per te questo sole non conoscerà più tramonto: sempre uguale a se stesso, rischiarerà un eterno mattino. Nessuna nube più lo offusca: in uno splendore ininterrotto ti rallegrerà di una luce continua. Questo sole non abbaglia più i tuoi occhi, ma, dandoti la capacità di guardarlo, ti dà la gioia del suo splendore divino; non conosce nessuna eclissi, perché nessuna pena può frapporsi fra te e la sua luce. Infatti non ci sarà più né morte, né pianto, né grida, né dolore che possano oscurare lo splendore che Dio ti darà: secondo la parola che Giovanni ha udito venire dal cielo, le cose di prima se ne sono andate (Apoc. 21, 4). É questo il sole di cui parla il profeta: Non sarà più il sole la tua luce nel giorno, né t’illuminerà più lo splendore della luna. Il Signore sarà per te eterna luce e il tuo Dio il tuo splendore (Is. 60, 19). Questa è per te la luce eterna che risplende sul volto del Signore. Tu puoi udire la voce del Signore, e la Scrittura ti dice che il suo volto è luminoso come il sole. Sappiamo che dal volto si riconoscono le persone; ora, il conoscere lui diventa per chi lo conosce un’illuminazione che lo trasforma a sua volta in fulgore. Qui infatti tu credi, là conoscerai il suo stesso volto. Qui tu comprendi con l’intelligenza, là avverrà, come se te ne impadronissi. Qui vedi come per mezzo di uno specchio, in maniera confusa, allora invece vedrai faccia a faccia (cfr. 1 Coro 13, 12). Riconoscendolo veramente come egli è, sarai perennemente abbagliato dall’eterno splendore di questo sole, rischiarato dalla gioia, illuminato in misura indicibile. Allora, quando il volto del Signore splenderà così su di te, si adempirà il desiderio espresso dal profeta: Faccia splendere su di noi il suo volto (Sal. 66, 2).

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