Cristo si tocca con la fede, ed è meglio
non toccarlo con le mani ma toccarlo
con la fede, anziché palparlo con le mani,
ma non toccarlo con la fede.
S. Agostino, Discorso 246, 4
PRIMA LETTURA
Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.
At 5,12-16
SALMO RESPONSORIALE
R/. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Sal 117
SECONDA LETTURA
Ero morto, ma ora vivo per sempre.
Ap 1,9-11.12-13.17-19
CANTO AL VANGELO
(Gv 20,29)
VANGELO
Otto giorni dopo venne Gesù.
Gv 20,19-31
PREGHIERA DEI FEDELI
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PERCORSO ESEGETICO
Chi non accoglie l’annuncio apostolico
e si pone fuori della Chiesa,
confidando nella propria intelligenza
e nella propria esperienza,
si priva della luce e della gioia dello Spirito Santo.
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 5, 41-47
E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo? (v. 44)
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, CAP. 9
Gesù rispose loro [ai farisei]: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane”. (v. 41)
DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 11
In quel tempo Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”. (v. 25)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 10, 1-16
Quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi…”. (v. 10)
DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, CAP. 17, 16-34
Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: “Ti sentiremo su questo un’altra volta”. (v. 32)
DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI ROMANI, CAP. 1, 18-32
Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. (vv. 22-23)
DALLA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI, CAP. 1, 17-31
Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. (v. 21)
DALLA LETTERA AGLI EBREI, CAP. 3, 7-4,11
E a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto? In realtà vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro mancanza di fede. (vv. 18. 19)
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA, CAP. 5, 15-24
Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano intelligenti. (v. 21)
DAL LIBRO DEL PROFETA GEREMIA, CAP. 2
Il mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l’acqua. (v. 13)
COMMENTO PATRISTICO
S. AGOSTINO
Dal Discorso 258, 3
E quel Tommaso, uno dei discepoli, non era forse un uomo, un uomo come tanti? Gli altri discepoli gli dissero: Abbiamo visto il Signore, ma lui a ribattere: Se non lo toccherò, se non metterò il dito nel suo fianco, non crederò. Te l’annunziano dei messaggeri evangelici e tu non credi? A loro ha creduto il mondo, ma quel discepolo non voleva credere. Di loro è stato detto: Il loro rimbombo s’è diffuso per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini della terra (Sal 18, 5). Dalla loro bocca escono parole che si spandono sino alle estremità della terra e tutto il mondo crede; tutt’insieme annunziano la cosa ad uno, eppure costui non crede. Non era ancora “il giorno” fatto dal Signore; le tenebre erano ancora su quell’abisso; nella profondità di quel cuore umano c’erano le tenebre. Ma venga lui, venga il Capo di quel “giorno” e gli parli con pazienza e mansuetudine, non con ira poiché egli è medico. Gli disse: Vieni, vieni a toccarmi, e abbi fede! Tu avevi detto: Se non lo toccherò, se non metterò il dito, non crederò.
Ebbene, vieni, toccami, metti il tuo dito, e non essere più incredulo ma credi. Vieni, metti il dito. Io conoscevo la tua piaga; per questo, cioè per il tuo bene, mi son conservato la mia cicatrice. In realtà, mettendo la mano raggiunse la pienezza della fede. E quando si ha questa pienezza? Quando di Cristo si crede che non è soltanto uomo né soltanto Dio, ma insieme uomo e Dio. Ecco la pienezza della fede, in quanto il Verbo si è fatto carne ed ha abitato in mezzo a noi (Gv 1, 14). E quel discepolo, dopo che gli furono presentate, perché le toccasse, le cicatrici e le membra del suo Salvatore, appena le ebbe toccate esclamò: Mio Signore e mio Dio! Toccò l’umanità, riconobbe la divinità; toccò la carne, fissò l’occhio sul Verbo, poiché il Verbo si è fatto carne ed ha abitato in mezzo a noi. Questo Verbo permise che la sua carne fosse sospesa al patibolo, che fosse fissata con chiodi, che venisse perforata dalla lancia, che fosse deposta nel sepolcro. Lo stesso Verbo risuscitò la sua carne, la presentò agli occhi dei discepoli perché la vedessero, la fece toccare con le mani. Toccano ed esclamano: Mio Signore e mio Dio! Questo è il giorno fatto dal Signore.