Vuoi essere ricco davanti a Dio? Da’ a Dio.
S. Agostino, Discorso 107/A, 7

18° Domenica del T.O. – C

PRIMA LETTURA
Qo 1,2;2,21-23

Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica?

SALMO RESPONSORIALE
Sal 89

R. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA
Col 3,1-5.9-11

Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.

CANTO AL VANGELO
(Mt 5,3)

VANGELO
Lc 12,13-21

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Quello che hai preparato, di chi sarà?

PREGHIERA DEI FEDELI
Leggi

PERCORSO ESEGETICO

L’eredità eterna, cioè il dono dello Spirito Santo
ci libera dallo spirito di avarizia
e dal desiderio di rapina e di possesso,
introducendoci nella vita nuova della comunione divina.

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, CAP. 2, 37-48
Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune. (v. 44)

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, CAP. 4, 32-37
La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. (v. 32)

DALLA LETTERA AI ROMANI, CAP. 8, 1-17
Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo. (vv. 16-17a)

DALLA LETTERA AGLI EFESINI, CAP. 1, 3-14
In lui [Cristo] anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione. (vv. 13-14b)

DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI FILIPPESI, CAP. 2, 1-11
Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio. (vv. 5-6)

DALLA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AI GALATI, CAP. 5, 13-26
Il frutto dello Spirito … è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. (vv. 22)

SALMO 112 (111)
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. … Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua potenza s’innalza nella gloria. (vv. 5. 9)

COMMENTO PATRISTICO

AGOSTINO DI IPPONA
Dai Discorsi di (Disc. 97, 3, 4; 8, 9: PL 38, 628-629. 631)

Hai chiesto un favore, ascolta il consiglio. Io vi dico: Tenetevi lontani da ogni specie di cupidigia (Lc 12, 15). Forse – dice – tu chiameresti avaro e cupido uno, se andasse in cerca di beni altrui; io al contrario ti dico che non devi bramare con cuore cupido e avido nemmeno i beni tuoi. Cioè: da ogni specie. Tenetevi lontani – dice – da ogni specie di cupidigia. È un grande peso. Se per caso un tale peso viene posto sulle spalle di persone deboli, chi ve lo pone venga pregato di degnarsi di concedere le forze necessarie.
Non dobbiamo considerare, o miei fratelli, come un precetto di poco conto quando nostro Signore, il nostro redentore, il nostro salvatore, che è morto per noi, ha dato il suo sangue come prezzo per riscattarci, il nostro avvocato e giudice, non è da prendersi alla leggera quando dice: Guardatevi. Sa bene lui quanto danno ci sia; noi non lo sappiamo: dobbiamo prestar fede a lui. Guardatevi, dice. Cosa? Da che cosa? Da ogni specie di avarizia.
“O mio servo – ti dirà – che ho riscattato e reso libero, che da schiavo che eri ti ho adottato come fratello, che ho inserito come membro nel mio corpo, ascoltami. Anche se ti portasse via ciò che hai guadagnato, non potrà toglierti me. Tu conservi la tua roba per non andare in rovina? Non ti ho forse detto: Guardatevi da ogni specie di cupidigia?”.

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