La prima metamorfosi avviene quaggiù mediante l'illuminazione e la conversione,
cioè col passaggio dalla morte alla vita,
dal peccato alla giustizia,
dalla infedeltà alla fede,
dalle cattive azioni ad una santa condotta.
Coloro che risuscitano con questa risurrezione
non subiscono la seconda morte.
San Fulgenzio di Ruspe

10° Domenica del T.O. – C

PRIMA LETTURA
1Re 17,17-24

Tuo figlio vive.

SALMO RESPONSORIALE
Sal 29

R. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

SECONDA LETTURA
Gal 1,11-19

Si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti.

CANTO AL VANGELO
(Rif)

VANGELO
Lc 7,16

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

Ragazzo, dico a te, alzati!

PREGHIERA DEI FEDELI
Leggi

 

COMMENTO PATRISTICO

AGOSTINO DI IPPONA
Dal Discorso 98

I miracoli del Signore fisici e spirituali.

1. Dai miracoli di Gesù Cristo nostro Signore e Salvatore rimangono impressionati, sì, tutti quelli che ne sentono parlare e hanno la fede, ma chi in un modo, chi in un altro. Alcuni infatti rimangono stupiti davanti ai suoi miracoli di natura fisica, ma non sanno considerare con ammirazione miracoli maggiori. Altri, al contrario, ammirano miracoli più grandi operati adesso nelle anime, che non quelli operati da Cristo nei corpi. Così infatti afferma il Signore in persona: Come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così il Figlio dà la vita a coloro che vuole. Naturalmente non è che alcuni li risuscita il Figlio e altri il Padre, ma gli stessi li risuscitano il Padre e il Figlio, poiché il Padre compie tutto mediante il Figlio. Nessuno ch’è cristiano deve dunque dubitare che ancora adesso vengono risuscitati dei morti. Orbene, ogni persona ha occhi con cui può vedere i morti risorgere, come risuscitò il figlio di quella vedova di cui parla il brano del Vangelo letto poc’anzi, ma non tutti hanno la possibilità di vedere risorgere persone morte quanto allo spirito, tranne quelli già risorti nello spirito. È più importante risuscitare uno destinato a vivere eternamente che risuscitare uno destinato a morire nuovamente.

Due specie di morte.

2. Della risurrezione di quel giovanetto si rallegrò la madre vedova; della risurrezione spirituale d’ogni giorno di tante persone si rallegra la madre Chiesa. Quello era morto fisicamente, quelle invece erano morte spiritualmente. La morte visibile del giovanetto era pianta in modo visibile; quanto alla morte di quelle persone invece né ci si pensava, né si vedeva. Ci pensava però Colui che conosceva i morti; conosceva i morti solo Colui che poteva dar loro la vita. Se infatti il Signore non fosse venuto per risuscitare i morti, l’Apostolo non direbbe: Svégliati, tu che dormi; sorgi dai morti e t’illuminerà Cristo. Senti la parola “dormiente” quando dice: Svégliati, tu che dormi, ma intendila nel senso di “morto ” quando senti: e sorgi dai morti. Si chiamano spesso “dormienti” anche quelli morti visibilmente. Orbene, tutti senza eccezione dormono per Colui che può svegliarli. Per te invece è morto uno che, per quanto lo scuoti, per quanto lo pizzichi, per quanto lo strazi, non si sveglia. Per Cristo invece dormiva quel giovinetto al quale disse: Alzati! 4 e quello immediatamente si alzò. Nessuno sveglia un altro nel letto tanto facilmente quanto Cristo sveglia i morti nel sepolcro.

APRI FILE

Download diretto

File Dimensione del file
pdf R_X-TO-C-2016 197 KB

Vedi anche

29° Domenica del T.O. – C

Solo la preghiera vince Dio.
Tertulliano, La preghiera 29, 1